MyWraps, giovane azienda inglese, ha presentato ad IFA 2017 la sua nuova collezione di wristband earphones, le “cuffie da polso”.
Proprio durante la kermesse berlinese, incuriositi dal loro booth, abbiamo chiesto maggiori informazioni ed abbiamo assistito ad una breve dimostrazione sul loro “funzionamento”, il risultato? Scopriamolo nella nostra recensione!
Sempre più aziende, per uscire dai soliti schemi ed offrire ai propri clienti un qualcosa di “diverso”, decidono di puntare su un design riconoscibile per i propri prodotti, tanto da renderli veri e propri complementi d’arredo oppure, come in questo caso, parte integrante del nostro vestiario.
Le MyWraps, infatti, altro non sono che delle “cuffie-bracciale” (o un bracciale-cuffie?) che potremo portare sempre con noi, senza la preoccupazione di poterle perderle o lasciarle chissà dove!
Prima di addentrarci nelle caratteristiche dei diversi modelli (si, li abbiamo recensiti tutti!), ci teniamo a mostrarvi come vengono indossate, anche per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Il modello più economico della gamma (circa 17 euro), il cui cavo è ricoperto da uno strato di tessuto intrecciato disponibile in sei differenti colorazioni. Tra tutte sono quelle più scomode da regolare (assieme alle Talk) visto lo spessore leggermente maggiore del cavo.
Stessa fattura del modello precedente, con la differenza che qui (ma guarda un po’!) è presente un microfono inline con un singolo pulsante per rispondere a riagganciare le chiamate oppure da utilizzare come play/pausa. Cominciamo anche a salire di prezzo, arrivando a circa 22,50 euro.
Passiamo alle MyWraps Natural, il mio modello preferito. Sono disponibili in 4 varianti, due in finta pelle, una in noce e una in ebano. Anche qui è presente il microfono inline e, inoltre, continuiamo a salire col prezzo fino ad arrivare a circa 33.50 euro (eh si, la finta pelle costa…).
Cominciamo, finalmente, a “cambiare musica” (in tutti i sensi, ma ne parleremo in seguito). Come alcuni dei precedenti modelli la serie CORE possiede un bracciale intrecciato in finta pelle ed un microfono inline ma si differenzia per quanto riguarda gli speaker, in lega di titanio, e per la presenza di ear-tips in foam, più comodi e isolanti.
Sono disponibili in quattro colorazioni e, rullo di tamburi…il prezzo sale fino a circa 56 euro.
Come avrete già potuto intuire la serie Limited include dei modelli a tiratura limitata. Le caratteristiche sono simili ai modelli precedenti, è solo il prezzo a cambiare. Le tre varianti attuali vanno dai 22.50 ai 33.50 euro.
Tutti i modelli vengono venduti in confezioni di cartone, con una “finestra” che rende ben visibile il prodotto, il design non è cheap ma mi aspettavo qualcosina in più per i modelli più costosi o le Limited. Uniche outsider sono le CORE che hanno una confezione più curata con una sorta di sportellino sul davanti che ne cela il contenuto (sempre in cartone). All’interno delle varie confezioni la dotazione è sempre la stessa:
Il vero punto forte (e ci mancherebbe) delle MyWraps è, per l’appunto, la componente estetica!
Tutti i modelli sono realizzati con ottimi materiali, sono resistenti e ben assemblati in ogni punto e ogni giuntura, non dovrete preoccuparvi quindi di trattarle troppo bene.
Qui casca l’asino. E si, perché a dispetto della differenza di prezzo tra i vari modelli temo proprio che l’hardware dell’intera gamma MyWraps sia praticamente identico (CORE a parte).
Stiamo parlando di driver dinamici da 10mm su tutti i modelli, con un range di frequenze che va dai 20Hz ai 20kHz e un’impedenza di 16 Ohm.
Tutto questo si traduce, grazie anche ad un’equalizzazione V-Shaped molto marcata, in basse potenti ma non molto definite, in medie sufficienti e in alte abbastanza scandalose, soprattutto nel rock e nel metal, dove i piatti della batteria non sono affatto godibili.
Escludo da questa valutazione la serie CORE che, grazie agli speaker in titanio e ad una diversa equalizzazione, riesce a rendere (senza eccellere) meglio tutto lo spettro delle frequenze.
Di carne a cuocere ne abbiamo messa tanta ma, alla fine della fiera, queste MyWraps sono o no un acquisto consigliato?
Partiamo dal presupposto che qui paghiamo l’idea, la riconoscibilità più che la qualità audio del prodotto in sé. In generale, se fossero normali cuffiette non le pagherei più di 15 euro (forse 20 per le CORE) ma queste non sono normali cuffiette.
L’azienda ha puntato tutto sulla sua intuizione che, devo dargliene atto, è davvero interessante. Ho utilizzato le Natural durante le mie ferie e devo dire che in viaggio sono comodissime. Essendo un bracciale le indossi la mattina e non pensi nemmeno al fatto che ti stai portando dietro un paio di cuffiette ma, in caso di bisogno, sono lì, pronte ad essere attaccate allo smartphone di turno.
Inoltre è sempre divertente quando in metro le stacco dal polso e chi mi sta vicino rimane incuriosito perché a primo impatto non capisce quello che sto facendo.
Quindi, se volete un prodotto diverso, bello e riconoscibile, scegliete il vostro modello preferito e compratele, altrimenti passate avanti: avrete solo scoperto che al mondo, che siano utili o meno, esistono le “cuffie da polso”.
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