Destinato agli utenti più esigenti in termini di funzionalità e prestazioni, ASUS RT-AC88U è un router wireless di fascia alta e classe Wi-Fi AC3100, dotato di specifiche e design che strizzano l’occhio al mondo dei gamers. Si dimostrerà all’altezza delle aspettative? Scopriamo insieme tutte le sue caratteristiche nella nostra recensione!
L’ingombrante confezione di vendita in solido cartone stampato ci preannuncia da subito che le dimensioni del device non saranno tra le più contenute. All’interno troviamo in dotazione:
Come era lecito aspettarsi da un device di fascia alta, l’ASUS RT-AC88U può contare su una costruzione impeccabile e materiali di ottima qualità. Le plastiche appaiono solide, anche se dimostrano la tendenza a trattenere le impronte, comunque trascurabile per questo tipo di prodotto. I connettori delle antenne sono ben fissati e placcati in oro e le stesse antenne esterne dispongono di “scatti” per facilitarne il loro corretto posizionamento.
Sul fronte estetico, invece, notiamo come il device si faccia notare non solo per il design aggressivo che riprende canoni e colori della serie Republic of Gamers, ma sopratutto per i già citati ingombri. Con i suoi 950 grammi dislocati in un corpo da 300 x 188 x 60.5 mm, infatti, non è certo tra i router più compatti presenti sul mercato.
Sul profilo posteriore troviamo come da abitudine il connettore di alimentazione, le 8 porte Ethernet LAN (in giallo), la porta WAN (in blu), il pulsante WPS, una porta USB 2.0, il tasto di accensione e quello di reset. Sempre sul retro troviamo poi anche due dei quattro connettori per le antenne esterne e, lateralmente, delle feritoie di areazione.
Il lato destro e quello sinistro sono poi piacevolmente simmetrici, privi di qualsiasi altra porta oltre al connettore per le antenne esterne. Soggettivamente contestabile è invece la scelta di posizionare l’unica porta USB 3.0 sul fronte, che rende antiestetico l’utilizzo permanente di un hard disk esterno. Sempre sul profilo frontale troviamo poi una griglia di aerazione, il tasto di attivazione del Wi-Fi e quello di spegnimento del LED WPS che, come tutti gli altri LED di stato, è ospitato nella parte superiore.
Sotto la scocca troviamo infine un processore Broadcom BCM47094 dual-core Cortex A9 da 1.4 GHz, 128 MB di ROM e 512 MB di RAM. La compatibilità con il profilo NitroQAM è invece garantita dai due chip BCM4366.
Il router non ci ha purtroppo sorpreso positivamente sul fronte dei consumi che passano dai 10W in fase di boot ai 14,8W medi in idle con entrambe le reti WiFi attive. Si tratta di valori di base abbastanza elevati, destinati inoltre ad avere picchi con l’utilizzo delle risorse. Ad esempio il trasferimento di un file tra due dispositivi collegati in Wi-Fi ac fa salire i consumi a 16.5 W.
Gli elevati consumi si riflettono poi anche sul fronte delle temperature che, a dispetto della grande superficie radiante, durante i nostri test hanno superato più volte i 45 gradi.
Come sappiamo, le prestazioni dei router Wi-Fi sono enormemente influenzate dalla presenza di eventuali ostacoli e dall’interferenza di altri dispositivi. Abbiamo quindi deciso di confrontarlo a parità di condizioni con due modelli più economici: il TP-Link Archer C7 e la Vodafone Station Revolution.
Il primo test consiste nel misurare l’intensità del segnale durante una “passeggiata”, utilizzando uno smartphone dotato di SoC Snapdragon 820 e antenne in configurazione 2×2 MU-MIMO (un nubia Z11).
Notiamo come nella banda a 2.4 GHz, quella utilizzata in via esclusiva dai vecchi protocolli WiFi b/g/n, il router ASUS si comporti in media leggermente meglio del TP-Link e molto meglio della Vodafone Station Revolution. Differente è invece lo scenario nella banda a 5 GHz, dove il comportamento dei tre router è decisamente più allineato.
Passiamo adesso ai test di velocità del Wi-Fi, dove abbiamo utilizzato il software iPerf (run da 60 secondi) per misurare il throughput della connessione a diverse distanze. Abbiamo lasciato ai tre router la possibilità di definire autonomamente il canale da utilizzare: nella banda da 2,4 GHz l’ASUS e il Vodafone hanno scelto il canale 8 mentre il TP-Link si è posizionato sul canale 1. In quella a 5 GHz la scelta è caduta rispettivamente sui canali 48, 44 e 36.
La prima misura è stata rilevata a distanza ravvicinata ma, come ormai è norma in tutte le città italiane, in un’ambiente non privo di interferenze dovute alla presenza di altre reti Wi-Fi. In queste condizioni ASUS RT-AC88U si è dimostrato come da attese il prodotto complessivamente più valido, con ottimi risultati in entrambe le bande di frequenza.
Nel secondo rilevamento, effettuato a distanza di circa 4 metri in una stanza accanto a quella in cui si trovavano i router, la velocità di trasmissione con ASUS è decisamente più stabile, sopratutto nella banda 5 GHz. Risultati che sono confermati anche dai seguenti test a distanze maggiori e che rivelano un throughput migliore a parità di condizioni di segnale.
Il colosso taiwanese giustifica il prezzo di questo router anche grazie ad un firmware davvero ricco di funzioni e ben supportato. Al primo avvio questo ASUS RT-AC88U propone come atteso la procedura di collegamento guidato alla rete che, in pochi minuti, ci ha permesso di ottenere una rete perfettamente funzionante.
Non appena collegato ad internet attraverso la porta WAN, il device in prova ha quindi scaricato ed installato l’ultima versione disponibile del firmware. In questa sezione faremo riferimento dunque alla versione 3.0.0.4.382.15850 del 29 Agosto 2017.
La home page dell’interfaccia web, abbastanza semplice e chiara, ci permette di avere sotto controllo i principali parametri di funzionamento del router. Stato della connessione, numero di client connessi, impostazioni Wi-Fi, stato delle porte USB e Ethernet e carico CPU e RAM sono facilmente accessibili da questa pagina.
Questo firmware detto vanta moltissime impostazioni e funzioni, tra le quali non poteva mancare la possibilità di creare una rete ospiti. Nella sezione AiProtection troviamo i filtri relativi ai siti web visitabili ed agli applicativi utilizzabili (controllo genitori). Abbiamo poi il time scheduling per limitare l’accesso nel tempo ad un determinato client e numerose altre funzioni di sicurezza. Queste sono in grado di prevenire attacchi DDOS, vulnerabilità di rete conosciute e il controllo da parte di botnet.
Grazie al QoS è invece possibile dare priorità a determinati applicativi e dispositivi, molto utile per il gaming online e lo streaming video dal web. Non manca la possibilità di registrare lo storico della navigazione web e di visualizzare i dettagli del traffico generato dai client e la distribuzione tra connessioni cablate e wireless.
Fuori dal comune sono invece le funzioni destinate ai videogiocatori che, come già accennato, sono uno dei target di questo router. Pur non appartenendo ufficialmente alla serie ROG, questo ASUS RT-AC88U come il maggiore RT-AC5300 integra nativamente la possibilità di collegarsi gratuitamente alla GPN (Gamer Private Network).
Si tratta di una VPN pensata appositamente per il gioco online di WTFast. Sulla carta questa funzione dovrebbe garantire un ping inferiore e più stabile oltre alla riduzione del numero di pacchetti persi.
Tornando alle funzioni più comuni, la presenza delle due porte USB ha permesso di integrare un server di stampa e la compatibilità con i dongle per l’accesso alla rete cellulare. Sul fronte della condivisione è possibile creare un server FTP con DDNS ASUS (per la condivisione di un drive collegato) o un server multimediale per lo stream di musica e video tramite UPnP, iTunes e Samba. Il router, poi, è compatibile anche con la tecnologia Time Machine di Apple.
Più evoluta è invece la funzionalità AiCloud, che permette l’utilizzo da remoto delle risorse presenti nella rete locale attraverso l’apposita app Andorid e iOS.
Molto completa la gestione del Wi-Fi, che può essere utilizzato anche in modalità bridge per estendere la copertura di un altro access point. Lo stesso possiamo poi dire per le sezioni LAN e WAN, che supportano funzioni avanzate che la maggior parte dei clienti consumer non avrà mai bisogno di utilizzare. Tra quelle più utili ricordiamo il port forwarding, la DMZ, il NAT passtrough e il client DDNS.
Ad un router di questo livello non poteva mancare un firewall avanzato (programmabile e in grado di filtrare URL, parole chiave e pacchetti). Abbiamo inoltre la possibilità di impostare una VPN e un buon registro di sistema.
Tra gli strumenti di rete segnaliamo infine Smart Connect, funzione totalmente configurabile per bilanciare il carico wireless tra le due bande Wi-Fi ed ottimizzare le prestazioni della connessione.
Questo ASUS RT-AC88U ha dimostrato sin dai primi giorni di utilizzo la sua natura di router prestante, molto completo e quasi sempre affidabile. È vero che ingombri, consumi e temperature operative non ci hanno colpito, ma la versatilità del firmware e le prestazioni giustificano in parte anche questi aspetti.
Purtroppo i dubbi maggiori derivano dall’affidabilità. Nel corso del periodo di prova ci è capitato un paio di volte di notare la “sparizione” della rete Wi-Fi a 5 GHz, ritornata rilevabile solo dopo un riavvio del router. Un problema inatteso su un dispositivo di fascia alta che potrebbe tuttavia essere legato al particolare sample in prova e in ogni caso dovrebbe essere risolvibile con un aggiornamento software.
Dai nostri confronti emerge d’altra parte la chiara superiorità, sia hardware che (sopratutto) software, nei confronti della Vodafone Station Revolution e dell’Archer C7. Meno chiaro è invece se i vantaggi siano in grado di giustificare il costo più elevato. ASUS RT-AC88U è infatti disponibile su Amazon ad un prezzo che sfiora la soglia psicologica dei 300 Euro, una cifra non proprio alla portata di tutte le tasche.
Ci sentiamo quindi di consigliare questo interessante router solo a chi, avendo un numero elevato di dispositivi WiFi ad alte prestazioni, abbia realmente la necessità di sfruttare tutte le funzioni avanzate messe a disposizione dal prodotto. Senza di queste, infatti, l’esborso sarebbe a nostro giudizio eccessivo e ingiustificato.
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