Forse ve ne sarete già accorti, ma nelle ultime ventiquattro ore abbiamo assistito ad un cambiamento a dir poco epocale. Don Matteo, prodotto televisivo targato RAI, è sbarcato ufficialmente su Netflix. E non è solo…
Netflix e Don Matteo. Qualcuno potrebbe storcere il naso pensando a tale accoppiata. Ma – è il caso di dirlo – niente panico, anzi. La partnership tra i due colossi rappresenta un grande passo avanti per la televisione (pubblica) nostrana, che per la prima volta si affaccia ad un panorama “sconosciuto”. In realtà la TV di stato già offre una piattaforma di streaming propria (gratuita, tra l’altro): RAI Play. A cosa è dovuta questa mossa?
L’arrivo di Don Matteo (e di svariate altre “fiction” italiane come Il Giovane Montalbano, Il Paradiso delle signore, Non uccidere) sulla nota piattaforma di streaming on demand non rappresenta una mera operazione commerciale da parte della RAI. Quest’ultima e Netflix hanno stretto una partnership più profonda di quanto si possa pensare. Non a caso, il prossimo 6 ottobre, arriverà la tanto attesa Suburra, la prima serie TV prodotta da Netflix in Italia.
Questa arriverà in chiaro soltanto nel 2019. Insomma, forse anche il nostro paese sarà in grado – una volta tanto – di produrre contenuti televisivi di qualità, con il benestare della RAI.
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