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Recensione Essential Phone & 360° Camera: fin troppo essenziale

Per molti non sarà un nome noto, ma Essential Phone ha radici piuttosto profonde nella storia degli smartphone. Fondata nel 2015, Essential Products annovera fra i propri fondatori Andy Rubin, uno dei padri di Android. Stiamo parlando di un progetto abbastanza ambizioso, ovvero quello di debuttare nel mondo mobile e competere con nomi come AppleGoogleSamsung.

Ma qual è il valore effettivo di questo smartphone? È effettivamente in grado di tenere testa ai colossi del settore? Scopritelo nella nostra recensione completa!

Recensione Essential Phone & 360° Camera: fin troppo essenziale

Unboxing

La confezione si presenta in maniera curata, seppur priva di una cover protettiva o di cuffie auricolari. Al suo interno gli accessori sono sì essenziali ma finemente curati, con cavi di tessuto intrecciati e materiali di buona qualità.

  • Essential Phone;
  • caricabatterie a 27W:
  • cavo di ricarica USB Type-C / Type-C;
  • adattatore USB Type-C / mini-jack;
  • spilletta per l’estrazione dello slot SIM;
  • manualistica.

Qualità costruttiva

L’estetica dell’Essential Phone è il primo aspetto che ha diviso l’utenza in due fazioni: chi lo ama e chi lo detesta. Magari non in modo radicale, ma penso abbiate afferrato il concetto. Ma partiamo con quello di cui nessuno (o quasi) si è lamentato, ovvero la qualità costruttiva. Sì, perché questo smartphone presenta materiali di pregio e fuori dal comune.

A partire dalla back cover, realizzata in ceramica con un grado di resistenza superiore a vetro e metallo, senza considerarne il pregio estetico. Se ciò non bastasse, il frame è assemblato in una lega di titanio, anch’essa volta a contribuire alla resistenza del dispositivo.

Fra questi due strati di ceramica e titanio, in corrispondenza del profilo laterale, troviamo uno strato plastico atto ad attutire urti o cadute accidentali. Non mancano i lati negativi, però, dato che Essential Phone è abbastanza scivoloso nell’utilizzo. E vista l’assenza di cover in confezione (e la loro difficile reperibilità), è sicuramente una cosa da tenere in conto.

Design

Parlando di design, invece, i pareri risultano abbastanza discordanti. Il retro risulta tutto sommato piacevole e per certi versi “futuristico”, con una disposizione simmetrica di tutti gli elementi. Le linee sono pulite e nessuna scritta o logo spicca sulla scocca. Le scritte necessarie ad indicare le certificazioni legali sono relegate ad una linguetta inserita nello slot SIM che, però,  più di una volta si è incastrata durante l’estrazione dello slot.

Ma lo stesso non si può necessariamente dire per la parte frontale. Qua il concetto di borderless è stato affrontato in maniera sicuramente originale, offrendo un pannello che si spinge fino all’estremità superiore. Tuttavia, a differenza del Mi MIX, la fotocamera frontale è stata mantenuta in alto, con il conseguente “effetto Ciclope”. C’è a chi piace, a chi no, personalmente non mi ha dato particolarmente fastidio.

Le dimensioni di 141.5 x 71.1 x 7.8 mm sono relativamente contenute, perciò l’ergonomia è più che sufficiente. Da un lato il peso di circa 185 g potrebbe sembrare eccessivo ma, visti anche i materiali succitati, la sensazione restituita è di solidità. Da segnalare il LED di notifica, implementato all’interno della capsula auricolare.

Il lettore d’impronte è posizionato nella parte posteriore ed è facile da raggiungere. Peccato che si sia poco tattile, in quanto quasi a filo della scocca, così come i tasti laterali, poco sporgenti. Lo sblocco è abbastanza rapido, ma non fulmineo, e con una scarsa probabilità di errore. Assenti, però, delle gestures software da abbinare al sensore.

Display

Avrete già capito che il display dell’Essential Phone è fuori dal comune. Tolta la cornice inferiore (e la selfie camera), tutto il fronte è occupato dal pannello da 5.71 pollici, il quale curva negli angoli superiori. Ciò si traduce in una screen-to-body ratio dell’84.85%, classificandosi come uno dei migliori da questo punto di vista. Inoltre è protetto da un vetro Gorilla Glass 5, un punto in più in quanto a resistenza.

Il rapporto dello schermo è in 19:10, con una risoluzione Quad HD 2560 x 1312, similarmente a quanto visto con S8 o G6. Ma se su questi terminali troviamo features software che sfruttano al meglio lo spazio in più, qua non si può dire lo stesso. Ok, in fase di navigazione browser o social avremo anche più contenuti a schermo, ma la cosa finisce qui. Durante le nostre fasi di gaming o la riproduzione di video finiremo col vedere comparire le bande nere ai lati. Meh.

La tecnologia utilizzata è quella IPS, con i classici pro e contro della situazione più o meno apprezzabili. Da un lato una buona fedeltà nella riproduzione del range cromatico, dall’altro un contrasto non eccelso, una luminosità di 500 nits nella media e neri non particolarmente profondi. Ed in un mercato dove quasi tutti puntano sempre più verso l’AMOLED / OLED, questi IPS iniziano ad avere un gusto un po’ rétro.

Prestazioni

Essendo un top di gamma, Essential Phone comprende una configurazione hardware di prima fascia. Abbiamo lo Snapdragon 835 con relativa Adreno 540, le cui performances sono ormai ben note a chiunque abbia avuto a che fare con un flagship del 2017. Purtroppo, a causa di un software ancora acerbo, non sono mancati degli sporadici bug o crash.

Lato memorie abbiamo 4 GB di RAM LPDDR4, sufficientemente in grado di sostenere anche i carichi di lavoro più stressanti, e 128 GB di memoria UFS 2.1, veloci ma non da record. Manca l’espandibilità via microSD, un neo che potrei sostenere a fronte magari di una certificazione IP6x e non soltanto IP54 come nel caso di Essential Phone.

Benchmark

Qualità foto / video

Ebbene sì, nel 2017 anche Essential Phone presenta una dual camera. Chi l’avrebbe mai detto? Scherzi a parte, posteriormente sono situati due sensori da 13 + 13 mega-pixel. A differenza della maggior parte dei casi, dove il sensore secondario offre zoom 2x o modalità Ritratto, qua è stata presa la strada del B&W. Una scelta decisamente opinabile e poco originale, ma vabbè.

Partiamo col dire che l’app Fotocamera è graficamente decente ma decisamente da rivedere. Oltre alla mancanza di features utili come l’Auto HDR, in più di un’occasione sono incappato in crash, rallentamenti e impossibilità di scattare foto. Insomma, un’esperienza poco piacevole.

L’autofocus ibrido aiuta e restituisce una più che buona definizione delle immagini, anche con poca luce. Tuttavia, vista l’apertura f/1.85, mi sarei aspettato una qualità migliore in fase notturna. Ed anche la modalità HDR risulta veramente poco incisiva. Buona la fotocamera frontale da 8 mega-pixel con apertura f/2.2, anche con luci non favorevole.

Passando ai video, la stabilizzazione OIS è assente. E fin qui non ci sarebbe nulla di male, telefoni come il Google Pixel o OnePlus 5 restituiscono ottimi risultati “soltanto” tramite EIS. Ma non è questo il caso di Essential Phone, le cui clip risultano decisamente mosse e non all’altezza di uno smartphone di fascia alta.

360° Camera

Ah, ve l’avevo detto che Essential Phone è uno smartphone modulare? Nel retro, infatti, troviamo due pin magnetici ai quali agganciare i vari moduli dell’azienda! … No, in realtà allo stato attuale ce n’è uno solo, ovvero la 360° Camera.

Nella confezione, oltre al piccolo manuale d’utilizzo, troviamo una custodia con cui trasportarla e non danneggiarla. Le dimensioni sono compatte, con 67 x 32 x 12 mm ed un peso di 35 g. Costruttivamente la camera si presenta bene, con un anello di gomma tutto attorno per proteggerla da eventuali cadute.

E dato che al suo interno si colloca un chipset Qualcomm 8053 ed i dati convogliati tramite i pin sono molti, all’interno è presente una ventola con relative griglie d’aerazione. La cattura dell’audio avviene tramite quattro microfoni, collocati specularmente sui due lati della camera.

Dal punto di vista tecnico i sensori sono da 12 mega-pixel con lenti fisheye da 210° ed una’apertura f/1.8. Le foto scattate non sono male, soprattutto per quanto riguarda il range dinamico. Ma come spesso succede nel mondo 360°, le immagini risultano sovraesposte in presenza di forti contrasti.

I video potrebbero essere registrati in risoluzione 3840 x 1920 pixel a 30 fps. Ed utilizzo il condizionale perché ho riscontrati diverse problematiche a livello software, fra files corrotti, video che si interrompono autonomamente e/o privi di audio. E questo dopo i vari update ricevuti al primo collegamento, dato che all’inizio l’app crashava se si cercava di registrare un video.

Qualità audio

Quanto può essere ancora di più essenziale questo Essential Phone dopo la rimozione dello slot microSD? Esatto, togliendo l’ingresso mini-jack! E qui torniamo a ciò che vi ho detto nel capitolo “Confezione”. Passi pure questa assenza, ma almeno un paio di cuffie USB Type-C non me le volete mettere in confezione, visto che sto pagando circa 800 euro?

La qualità è buona seppur senza stupire rispetto ad altre soluzioni hardware con DAC dedicato. Lo stesso si può dire per lo speaker stereo, situato inferiormente. Fortunatamente l’audio restituito dalla piccola capsula auricolare risulta decisamente buona.

Connettività

Se state cercando un telefono dual SIM, Essential Phone non fa al caso vostro. Nello slot trova spazio soltanto una singola nano SIM, con supporto 4G LTE Cat.16. Vista la presenza di tute le bande utili al nostro paese, non ho riscontrato alcun problema in fase di ricezione o navigazione web. Idem tramite Wi-Fi ac Dual Band, così come per la connettività NFC e Bluetooth 5.0. Buona anche la navigazione satellitare GPS / A-GPS / GLONASS.

Software

“Essenziale” è una parola che ricorre molto quando si parla di, appunto, Essential Phone. E se ciò si rispecchia molto nel design, lato software trova la sua massima espressione. Ma è un bene o un male? Chi non vorrebbe un software snello e sempre reattivo? Beh, ovviamente tutti, ma non è questo il punto.

Perché il software di questo smartphone, basato su Android 7.1.1 Nougat, è fin troppo essenziale. Va bene la pulizia, la leggerezza e tutto quanto, ma su un top di gamma con questo hardware non si può avere un sistema così scarno. E se si considera che l’unica aggiunta software da Essential è l’app Fotocamera, non esente da bug, significa che c’è ancora del lavoro da fare. Dal day one ad oggi sono stati rilasciati vari update correttivi, perciò ci auguriamo che questo trend possa continuare, soprattutto in vista delle future release di Android.

Autonomia

Con una batteria da 3040 mAh, questo hardware ed un display così ampio non mi aspettavo miracoli in fatto di autonomia. E così è stato, infatti. Con un utilizzo medio / intenso difficilmente si superano le 4 ore di display, una cifra tutto sommato in linea con rivali di pari specifiche. Per quanto riguarda la ricarica, una carica completa si raggiunge in circa 80 minuti. Peccato per la mancanza di supporto alla ricarica wireless.

Recensione Essential Phone – Conclusioni

Alla luce di tutto ciò, ha effettivamente senso scegliere Essential Phone rispetto alla ormai nutrita concorrenza? È indubbio che siamo di fronte ad uno smartphone che dal punto di vista del design stupisce e non poco. Ma a conti fatti non riesco a trovare un elemento che contraddistingua questo telefono al di fuori dell’estetica. Le performance ci sono, per carità, ma una fotocamera sotto tono ed un software fin troppo scarno fanno spostare le mie preferenze altrove.

Se foste interessati all’Essential Phone, vi lasciamo con la nostra guida per acquistarlo dall’Italia tramite Amazon.

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