Alcune ricerche svolte di recente dall’Università della California a Santa Barbara hanno messo in luce dei bug presenti nei bootloader di alcuni chipset Huawei, Qualcomm, MediaTek e Nvidia, a bordo di smartphone Android.
Il bootloader, per chi non lo sapesse, è un programma fondamentale per tutti i tipi di dispositivi dotati di un sistema operativo (quindi non si tratta di qualcosa legato esclusivamente ad Android). Tale programma consente, nella fase di avvio, di caricare il kernel del sistema operativo, consentendone l’esecuzione. A causa della sua importanza, i produttori di smartphone “bloccano” il bootloader. Il motivo è semplice: quando “sbloccato”, è possibile andare a modificare gli aspetti più profondi del sistema operativo che il device monta.
Sta proprio nell’importanza di questo programma, la gravità di quanto scoperto dai ricercatori. I bug scovati sono una vera e propria falla nella sicurezza, legati ai chipset e ai firmware dei bootloader utilizzati dai rispettivi produttori.
Tra i dispositivi esaminati dai ricercatori dell’Università della California a Santa Barbara ci sono Huawei P8, Sony Xperia XA (con un chipset MediaTek) e Nexus 9 (che monta un SoC Nvidia Tegra). I chipmaker in questione sono stati avvisati di tale problematica e hanno prontamente rilasciato delle patch di sicurezza riguardanti i vari dispositivi a rischio.
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