Mark Zuckerberg conferma che Facebook Inc. sta pensando ad un metodo per introdurre un abbonamento sugli Instant Articles. Il tutto dovrebbe portare un grande gettito di cash nelle casse del social network.
Gli editori che utilizzano gli Instant Articles avranno un paywall – con un certo numero di articoli al mese – oltre il quale verranno bloccati. Tutti gli altri, invece dovranno farne a meno. In entrambi i casi, gli utenti di Facebook dovranno richiedere di iscriversi per leggere instant articles. Tutti i pagamenti verranno effettuati direttamente tramite i siti web degli editori.
“Se le persone si abbonano dopo aver visto notizie su Facebook, i soldi verranno riscossi direttamente dai publisher. Inizieremo con un piccolo gruppo di editori americani ed europei entro la fine di quest’anno e ascolteremo i loro suggerimenti “, ha scritto Zuckerberg su un post su Facebook .
L’aggiornamento è un altro incentivo per gli editori ad utilizzare Instant Articles piuttosto che condividere i loro link in maniera tradizionale. Però c’è da considerare che il The Guardian e il New York Times si sono entrambi ritirati dal programma Instant Articles, affermando di non aver visto un buon tasso di conservazione degli abbonati.
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“La pura motivazione è che non vi è stata per noi una buona pubblicità e non abbiamo riscontrato un ritorno in sottoscrizioni. Abbiamo eseguito un test in agosto e settembre dello scorso anno ed eravamo così presi ma così stanchi”, ha commentato Kinsey Wilson, redattore per Strategia e innovazione al The New York Times, all’inizio di quest’anno.
Secondo il post di Zuckerberg, molti di questi aggiornamenti sono stati pianificati al seguito di conversazioni con i produttori di notizie. Tra i suoi viaggi in tutti gli stati per visitare gli utenti, sembra che il numero 1 di Facebook, infatti, abbia avuto anche una conversazione fruttuosa con degli editori.
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