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Caricare lo smartphone tutta la notte: ecco perché non danneggia la batteria

Non esiste argomento più discusso in ambito smartphone di quello riguardante le batterie e le modalità di ricarica da effettuare per preservarne il più possibile la durata nel tempo e, soprattutto, se caricare lo smartphone tutta la notte sia dannoso. La narrazione da parte di utenti e sedicenti esperti si fa a tratti mitica e, spesso, ci si aspetterebbe di trovare anche elfi, dragoni, cavalieri e principesse nascosti tra le arzigogolate trame (spesso condite da strafalcioni grammaticali che, ahinoi, chiudono loro anche le porte della letteratura fantasy) delle istruzioni di questi “esperti della ricarica”.

Fortuna vuole che, ogni tanto, autorevoli blog come Business Insider decidano di intervistare sull’argomento veri esperti piuttosto che persone che abusano del proprio tempo (e di quello altrui) sui social network. Parliamo, nello specifico, di Kyle Wiens, il direttore di iFixit, nota compagnia californiana specializzata nella realizzazione di guide per la riparazione e teardown di smartphone e altri dispositivi.

Caricare lo smartphone tutta la notte: ecco perché non danneggia la batteria

Wiens ha dichiarato che ciò che realmente conta nella degradazione di una batteria sono i cicli di carica: quanto si utilizza una batteria e quanto lavoro le si fa svolgere. Ogni batteria ha un numero di cariche complete che può affrontare prima che la stessa subisca un significativo deterioramento. Tenendo conto di questo, se ad esempio si ricaricasse una batteria già piena al 50% si svolgerebbe mezzo ciclo di carica (e non uno completo).

Tipicamente, secondo Wiens, la batteria di uno smartphone è in grado di garantire 400 cicli di carica completi, per una media d’uso (sensibilmente differente da persona a persona e, quindi, da utilizzo ad utilizzo) di un anno e mezzo. Lasciare sotto carica uno smartphone durante la notte, continua, non influisce sui cicli di carica, in quanto la batteria viene scaricata unicamente dall’uso del telefono.

Anche il famoso produttore di accessori per la ricarica Anker ha rilasciato, attraverso un suo rappresentante, una dichiarazione al blog, sostenendo che: “seppure lo stato di una batteria in uso è di graduale deterioramento, lasciare in carica il telefono durante la notte non causa differenze rilevabili in questo processo“. Questo perché gli smartphone attuali non permettono l’assorbimento di più energia di quanta sia necessaria per la completa ricarica.

Gli smartphone, come suggerisce il nome stesso, sono smart” (ovvero intelligenti), ha dichiarato il rappresentante di Anker, “ed ognuno di questi possiede al suo interno un chip che impedisce la ricarica una volta che il telefono abbia raggiunto il 100% della capacità della batteria“. Tornando a Kyle Wiens, questi sostiene che l’idea che la ricarica notturna possa essere dannosa o che causi una serie indefinita di “mini-ricariche” che danneggino e scarichino costantemente la batteria deriverebbe dall’esperienza di persone abituate a vecchie tecnologie.

Il surriscaldamento

Esiste, però, un problema che potrebbe indirettamente correlare la ricarica notturna al danneggiamento della batteria: il surriscaldamento. Come la stessa Apple avverte sul suo sito, le moderne batterie al litio in uso sugli smartphone possono essere danneggiate dall’eccessivo calore, motivazione per la quale alcuni produttori (come OPPO e OnePlus) hanno sviluppato metodologie di ricarica che concentrano lo sviluppo di calore sul caricabatterie stesso.

Le principali richieste

Le principali richieste di aiuto giunte a Wiens, come egli stesso ci racconta, riguardano utenti che si lamentano del fatto che i propri dispositivi non si carichino oltre un certo livello o si spengano ad una percentuale superiore allo zero. Per risolvere queste problematiche spesso è necessario sostituire la batteria ma può essere possibile provare a scaricare il device, per poi ricaricarlo completamente. Questo ricalibrerà il contatore interno della batteria e, a riprova di ciò, Nintendo stessa ha recentemente suggerito di effettuare questa operazione per risolvere un problema alla batteria della sua Switch.

In ogni caso, tutto ciò non è da attribuirsi alle ricariche notturne del proprio dispositivo. Per questo motivo, ora che ve lo hanno confermato anche esperti del settore, potrete finalmente dormire sogni tranquilli, magari popolati da elfi, dragoni, cavalieri, principesse e, perché no, strafalcioni grammaticali.

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