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Recensione Moto Z2 Play – Il mid-range che sorprende

Dopo alcune settimane d’uso siamo finalmente pronti a presentarvi la nostra recensione del Moto Z2 Play e del modulo dedicato agli amanti della musica, il JBL SoundBoost 2. Giunto alla seconda generazione vediamo come si è comportato il nuovo device modulare di Lenovo di fascia medio-alta. La scelta di proseguire su questa strada pagherà? Il limite all’innovazione nel design (necessario per garantire la compatibilità anche con i precedenti Moto Mods) si sarà fatto sentire? E, soprattutto, le novità implementate rispetto alla scorsa generazione ne avranno limato le criticità? Vediamolo insieme.

Recensione Moto Z2 Play – Il mid-range che sorprende

Unboxing

In occasione dell’evento, l’azienda ci ha omaggiato del telefono, il cui ben fornito box di vendita comprende:

  • Moto Z2 Play;
  • Moto Style Shell in tessuto;
  • caricatore rapido TurboPower a 5V 3A;
  • cavo USB / USB Type C;
  • auricolari in-ear con tre set di gommini;
  • spilletta per l’estrazione dello slot dual SIM e la micro SD;
  • manualistica.

Design e qualità costruttiva

Come anticipato, il design complessivo non si discosta tantissimo rispetto al suo predecessore, così come agli altri capitoli della gamma Moto Z. Questo perché, per garantire la compatibilità con tutti i Moto Mods, dimensioni e forma del telefono non possono subire modifiche. Questo, in un momento in cui vari competitor lavorano all’ottimizzazione dei loro dispositivi, potrebbe far storcere il naso agli amanti dei device più compatti ed ottimizzati.

Il telefono presenta delle cornici non propriamente sottili. Le dimensioni sono di 156,2 x 76,2 x 6 mm, con uno spessore ridotto di 1 mm, a discapito della riduzione altrettanto sensibile della batteria (3000 mAh a fronte di 3510 mAh dello Z Play). Notevolmente ridotto, fortunatamente, anche il peso, che passa da 165 a 145 grammi. Viene descritta, poi, una certa resistenza all’acqua,m anche se non certificata.

Inferiormente troviamo il lettore d’impronte, con di dimensioni più grandi e con una forma più armonica. Il sensore è preciso e abbastanza rapido nello sblocco, oltre ad essere utilizzabile anche per controllare lo smartphone sostituendo i tasti a schermo, seppur avremmo preferito due tasti capacitivi ai lati. In basso a sinistra troviamo un (non proprio gradevolissimo) foro che nasconde il microfono principale. La parte posteriore è realizzata in metallo, con un contorno in plastica per favorire la ricezione delle antenne. Presenti in basso i pin magnetici per le Moto Mods con alla destra un microfono per la riduzione dei rumori; in alto, invece, il consueto modulo fotografico a rilievo (di circa 2 millimetri).

Sul frame inferiore troviamo il connettore USB Type-C 3.1 (con connettività OTG) e l’uscita mini-jack da 3.5 mm, sul lato destro. Sul frame superiore troviamo una banda in plastica per le antenne, il terzo microfono per la riduzione dei rumori ed il carrellino per le due Nano SIM e la micro SD, utilizzabili contemporaneamente. Sulla destra, invece, troviamo il bilanciere del volume ed il tasto Power zigrinato. Da notare come, anche utilizzando la Moto Style Shell, la fotocamera sporga, con conseguente rischio di rovinarla nel tempo.

Display

Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un pannello Super AMOLED da 5.5 pollici con risoluzione Full HD, protetto da un vetro Corning Gorilla Glass 3, praticamente una configurazione identica a quella del predecessore. Come questo, il display risulta essere di buon livello, con un’ottima leggibilità sotto la luce diretta del sole, discreta resa dei colori (regolabili con due opzioni) e buoni angoli di visuale. Migliorata l’oleofobicità, ora di buon livello anche se non ottima. La regolazione automatica della luminosità funziona discretamente ed il touch è molto reattivo.

Hardware e performance

Moto Z2 Play monta l’octa-core Qualcomm Snapdragon 626 da 2.2 GHz, successore del celeberrimo 625, celebrato per la sua parsimonia nei consumi e per le prestazioni più che discrete. Devo dire che, alla prova dei fatti, questo upgrade risulta essere stato vincente: il telefono è scattante e i consumi, se possibile, sembrano essere stati ulteriormente ridotti. La CPU è coadiuvata poi da una GPU Adreno 506, in grado di fornire buone prestazioni anche in ambito gaming, e da 4 GB di RAM LPDDR3. La memoria interna, da 64 GB, è espandibile via microSD fino a 256 GB. Da ribadire il fatto che lo slot per questa espansione è indipendente dalle SIM, feature non comune.

Vi lasciamo ora con i risultati dei principali benchmark:

Qualità fotografica

Il modulo fotografico posteriore presente comprende un sensore Sony IMX362 da 12 mega-pixel con apertura f/1.7, autofocus ibrido (laser + Dual Pixel) e doppio flash LED dual tone, in grado di registrare video fino a 4K a 30 fps e 1080p fino a 60 fps.

La fotocamera, in condizioni di buona luminosità ed in esterna, si comporta in modo discreto, rendendo buoni colori pur senza eccellere mai in quanto a dettaglio. L’impressione è che ci sia sempre un po’ troppo lavoro a livello di software. In condizioni di scarsa luminosità, la qualità risulta inferiore, seppur sia più che sufficiente per un utilizzo social (e non solo). I video sono di buona qualità, anche se non al top, complice la mancanza di stabilizzazione ottica.

La fotocamera anteriore, da 5 mega-pixel, presenta un sensore OmniVision OV5693 con apertura f/2.2, supportato da un doppio flash LED dual tone. In buone condizioni di illuminazione gli scatti sono discreti e, come è facile prevedere, i dettagli si perdono ulteriormente al calare della luce. In questo caso il flash LED migliora la situazione ma non in modo sostanziale.

Audio

Come spesso ci ha abituati Lenovo, anche questo Moto Z2 Play monta lo speaker di sistema all’interno della capsula auricolare. Il volume dello speaker non è particolarmente alto ma la qualità dell’audio è più che discreta, presentando anche le tonalità più basse e migliorando di molto l’audio poco leggibile della precedente generazione. Presente, poi, l’uscita mini-jack da 3.5 mm. Le cuffie in dotazione non danno l’idea di essere particolarmente pregiate ma la qualità d’ascolto è più che buona, con un volume alto e un suono pulito e rotondo.

Audio – JBL SoundBoost 2 Mod

Il nuovo Moto Mod JBL SoundBoost 2 è la seconda edizione dello speaker realizzato da JBL. Il design è piacevole, con le due casse sono ricoperte da tessuto e, al centro, si trova uno stand per appoggiare il telefono in una posizione d’ascolto ideale. La Mod presenta anche un foro che consente l’utilizzo della fotocamera. Le dimensioni sono di 152 x 73 x 14,5 mm per un peso di 135 grammi e anche in questo caso ci viene indicata una resistenza agli schizzi d’acqua. All’interno troviamo 2 speaker da 3 watt ciascuno e una batteria da 1000 mAh, ricaricabile tramite USB Type-C (purtroppo, essendo sul posto sul retro del device, non sarà possibile caricarlo durante l’uso).

Il Mod si interfaccia con il telefono tramite l’app Moto Mods e quella proprietaria My JBL SoundBoost 2, grazie alla quale potrà essere aggiornato il firmware e si potranno selezionare le varie equalizzazioni preimpostate. Devo dire di essere rimasto leggermente deluso da questo Mod, sia per la qualità non adeguata al prezzo che per un volume non troppo elevato. Per non parlare delle equalizzazioni, non personalizzabili e che diminuiscono ulteriormente il volume d’uscita.

Connettività

Il Moto Z2 Play permette l’utilizzo di due Nano SIM (assieme alla microSD) con supporto alla connettività LTE Cat.6. La ricezione si è rivelata decisamente ottima in qualsiasi condizioni l’abbiamo testato. Allo stesso livello anche il Wi-Fi ac Dual Band, così come il Bluetooth 4.2 e il GPS / A-GPS / GLONASS, con un fix preciso del segnale. Presente, poi, l’NFC e la Radio FM, per una connettività veramente completa.

Software

Il Moto Z2 Play monta Android 7.1.1 Nougat con la tipica interfaccia Motorola, molto simile a quella stock di Google, a partire dal Launcher in stile Pixel, integrato con Google Now. Ad un primo sguardo troviamo un Widget che si interfaccia anche con i Moto Mod. Tra le funzioni aggiuntive troviamo le solite gestures Moto Actions, Moto Display per la visualizzazione di notifiche, orario, data e batteria a schermo spento, e Moto Voice. L’esperienza è davvero ottima, con un’interfaccia semplice e reattiva. Prevista la possibilità di utilizzare i tasti a schermo o il lettore per le impronte digitali come unico tasto di controllo.

Autonomia

Nonostante la scelta di tagliare drasticamente la batteria rispetto al predecessore, posso dire che la combinazione tra il nuovo Snapdragon 626 e l’ottimizzazione del produttore ha fatto sì che i 3000 mAh siano più che sufficienti per garantire un’ottima autonomia.

Con il mio uso veramente stress sono riuscito a raggiungere quasi i due giorni di utilizzo, anche di fronte ad un problema di consumo anomalo da parte dell’applicazione di Facebook che ha drenato fortemente l’autonomia nella seconda giornata di utilizzo, con circa 4/5 ore di display attivo. La ricarica completa, poi, si raggiunge in circa 90 minuti, un buon tempo, anche se non il migliore in circolazione.

Conclusioni

Il Moto Z2 Play si è rivelato un telefono dalle tante sfaccettature. Il telefono funziona bene, offre ottime prestazioni ed un’autonomia davvero notevole, anche considerando la dimensione effettiva della batteria e il conseguente peso, davvero basso. La fotocamera è un po’ sottotono rispetto alle aspettative, anche se riuscirà a soddisfare la maggior parte dell’utenza media. C’è da dire che l’azienda, però, ha migliorato tanti degli aspetti critici del suo predecessore, con un migliore e più intelligente lettore per le impronte, un migliore speaker e garantendo una (seppur non certificata) resistenza agli spruzzi d’acqua.

Il prezzo del telefono, al lancio, poteva risultare leggermente elevato, ben 499 euro, ma su Amazon è già possibile acquistarlo a 414,65 euro, decisamente più in linea rispetto a quanto offerto, con la speranza che possa scendere ancora di più.

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