Il Moto G5 è un dispositivo piccolo e compatto che è stato presentato in occasione del MWC 2017 di Barcellona insieme al suo fratello maggiore G5 Plus (del quale abbiamo già pubblicato la recensione). Un telefono che fa quali suoi punti di forza la compattezza, la possibilità di rimuovere la batteria e l’interfaccia in stile stock ma che, rispetto alla variante Plus, mostra anche qualche criticità in più, sicuramente giustificabile dalla sua fascia di prezzo.
In un box del tutto simile a quello del G5 Plus, caratterizzato dall’accesa colorazione verde, troviamo anche in questo caso una dotazione piuttosto scarna:
Già in occasione della recensione del G5 Plus avevo detto che il design era uno degli aspetti che mi era piaciuto di meno in quello smartphone. Questo può essere ripetuto allo stesso modo anche per il G5, un telefono compatto, solido, robusto ma che non lascia un’impressione particolarmente positiva. Può essere quasi definito “vecchio stile“, in quanto presenta un design, tipico di Motorola, che rimanda a smartphone di anni fa. Le dimensioni sono di 144,3 x 73 x 9,5 mm per un peso di 144 grammi.
In questo contesto, però, trova spazio una delle caratteristiche che più mi mancava e che spesso viene richiesta dagli utenti, la back cover e, soprattutto, la batteria removibili.
Analizzandolo in tutte le sue facce, troviamo sulla parte posteriore la scocca removibile con al centro il logo Motorola e, in alto, il classico cerchio ricoperto di vetro che ospita il sensore fotografico e, sotto, il Flash LED dual tone. La banda superiore, che con quella inferiore si configura come un’estensione del profilo, presenta in alto a sinistra il secondo microfono per la riduzione dei rumori.
Venendo ai profili, su quello destro troviamo il bilanciere per il volume ed il tasto power, realizzato con zigrinature che ne facilitano il ritrovamento, il lato sinistro è completamente pulito. Sul profilo inferiore, troviamo unicamente l’ingresso micro USB e su quello superiore è presente l’uscita mini-jack da 3,5 mm per le cuffie.
Venendo, infine, alla parte frontale, questa è occupata dallo schermo da 5 pollici con cornici non propriamente sottili e protetto da un vetro Corning Gorilla Glass 3, sul lato inferiore troviamo il lettore per le impronte digitali, utilizzabile come tasto unico multifunzione, leggermente incavato e, alla sua destra, il primo microfono. Superiormente è presente, al di sopra della scritta Moto, la capsula auricolare che funge anche da speaker, al fianco del sensore fotografico anteriore.
La ricezione è molto buona in questo smartphone. Il telefono aggancia bene la linea ed anche la parte telefonica è adeguata. Nessun problema pure per quanto riguarda il GPS, testato a fondo. Per quanto riguarda l’audio, con lo speaker integrato nella capsula auricolare, troviamo un volume un po’ basso ma, nel complesso, una qualità abbastanza buona, facendo segnalare anche la presenza delle frequenze basse. Complessivamente competitivo per la fascia di prezzo nella quale si configura.
Passiamo ad un rapido riepilogo dell’hardware: il telefono è mosso da uno Snapdragon 430, soluzione octa-core dell’azienda da 1.4 GHz, supportato da 2/3 GB di RAM. Una dotazione di fascia bassa per Qualcomm ma che nell’uso quotidiano si comporta in modo più che discreto, soprattutto per compiti lavorativi, per l’uso social, per la visione di serie televisive e tutti gli utilizzi più comuni.
Certamente la fluidità non è da top di gamma, ma accettabile, così come il gaming, dove i giochi sono complessivamente ben fruibili, anche se non ai massimi dettagli. La memoria interna è da 16 GB, in formato eMMC, risultando veloce nella media per questo tipo di configurazione. Presente, inoltre, la possibilità di espandere lo storage interno tramite micro SD.
Vi riportiamo ora i risultati nei principali benchmark:
Veniamo ora ad uno dei punti che meno mi ha convinto di questo telefono. Se la scelta di un processore come lo Snapdragon 430 e di uno schermo da 5 pollici potevano far pensare ad una autonomia maggiore, risulta forse un po’ ardita la scelta di dotare quest’ultimo di una risoluzione Full HD, il che inciderà fortemente sull’autonomia offerta dalla batteria da 2.800 mAh, forse un po’ sottodimensionata date le dimensioni del telefono.
Nei miei test, infatti, ho raggiunto, in media, 3 ore e mezzo di display acceso. Inoltre ho notato una non perfetta ottimizzazione del software dato, ad esempio, il consumo di circa il 60% di batteria per l’uso di 2 ore del navigatore.
Come dicevo anche nel precedente paragrafo, forse appare anche esagerata la scelta di dotare questo Moto G5 di un display IPS da 5 pollici con risoluzione Full HD 1920 x 1080 pixel. A parte questa considerazione personale, però, il display si comporta bene, con una buona visibilità anche sotto la luce diretta del sole, discrete tonalità dei bianchi, anche se il viraggio verso tonalità grigie è visibile anche a non altissime angolazioni.
Il software presente su questo Moto G è molto simile a quello stock di Google, con la presenza, fondamentalmente, delle funzionalità portate da Hello Moto, con le gesture “Actions” e la possibilità di avere sempre le notifiche sott’occhio grazie alla funzionalità Moto Display. Tutti i discorsi si sovrappongono dunque a quanto detto per il suo fratello maggiore.
Il comparto fotografico vede un sensore posteriore da 13 mega-pixel con apertura f/2.0, PDAF, LED Flash e HDR automatico, in grado di registrare video a 1080p a 30 fps. La fotocamera frontale, invece, è un’unità da 5 mega-pixel con apertura f/2.2.
Gli scatti nelle ore diurne sono abbastanza buoni, mentre con il calare della luce la difficoltà si evince sempre più, rendendo quasi impossibile catturare foto di qualità accettabile. L’HDR automatico non mi ha fatto impazzire. La fotocamera frontale, invece, si comporta discretamente ma non in modo trascendentale. L’interfaccia della fotocamera è molto basilare, ma questo per me è un fatto positivo, in quanto facilmente utilizzabile anche dai meno esperti.
Nel complesso le fotocamere del Moto G5 offrono quanto ci si aspetta da un device di questa fascia di prezzo, non impressionando né positivamente né negativamente.
Vi lasciamo ora alla nostra galleria di fotografie scattate con il telefono:
Questo Moto G5, nel complesso, è molto “vecchio stile” e mi piacerebbe vedere da Lenovo, nella sua serie Moto, qualcosa di più innovativo e interessante in quanto a design. Per il resto, però, il telefono fa ciò che gli si chiede, inserendosi perfettamente nella fascia di prezzo nella quale viene proposto.
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