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Windows 10 non ha un codice sorgente così grande come si immagina

Una piccola parte del codice sorgente di Windows 10 è trapelato online. All’interno vi sono file che sono rilevanti a Windows USB, archiviazione e driver Wi-Fi. La stessa Microsoft ha confermato che il leak è avvenuto dalla sua piattaforma di shared sources.

Microsoft ha dovuto fare i conti con diverse falle nel suo sistema operativo nel corso degli anni ed, a volte, è stata piuttosto aggressiva nella difesa dei propri dati. Tuttavia, questo modus operandi è andato via via stemperandosi soprattutto con Windows 10, optando anche per un rilascio regolare di nuove funzioni in anteprima attraverso il suo programma Insider.

Windows 10 non ha un codice sorgente così grande come si immagina

Quest’ultimo leak è apparso sul sito betaarchive.com, che ospita gli archivi delle build del sistema operativo Windows. Il sito ha però ora rimosso il leak, anche se Microsoft non si è espressa apertamente sulla vicenda. Infatti, il sito afferma di aver voluto rimuovere tutto per sua espressa volontà, senza alcuna influenza esterna.

Il file trapelato online ammontava a circa 1,2 GB, spazio che, si pensa fosse in gran parte occupato dalla lista dei drivers che sono presenti su Windows 10. A ciò si aggiunge Windows 10 Mobile Adaptation Kit, alcune builds di Windows 10 Creators Update e alcune ARM-based versions dell’OS di Redmond.

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Nonostante i leaks sono sempre motivo di preoccupazione per le aziende, questo può essere considerato abbastanza atipico in quanto il codice che era stato reso già disponibile per i partner e imprese di Microsoft attraverso la sua iniziativa Shared Source. Si pensa infatti che Microsoft non sia neanche interessata a scovare da dove la sia stato bucato il suo sistema, almeno stando alle dichiarazioni ufficiali.

Anche se non sembrano esserci collegamenti diretti, questo leak è apparto online ad un paio di giorni di distanza dall’arresto di due uomini per aver hackerato la rete di Microsoft. Infine, la notizia non è del tutto nuova a Microsoft poiché già in passato – nel 2012 – ha dovuto affrontare un leak su di una build dell’allora ancora non annunciato Windows 8.

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