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Questo WhatsApp fake ha già fregato più di 100.000 utenti

Seppure Google ci provi ormai da anni a rendere il Play Store un posto sicuro per gli utenti di Android, ancora accadono fatti abbastanza gravi come questo. Stiamo parlando dell’ennesima versione di WhatsApp fake, spuntata negli scorsi giorni e soltanto oggi rimossa dallo store, dopo essere stata portata nelle cronache da vari portali.

Seppur molti di voi abbiano la giusta malizia per riconoscere un’app originale da eventuali copie più o meno dannose, ci sono sempre tanti utenti che sono caduti vittima del tranello. Sì, perché nelle ultime ore prima della rimozione l’app contava più di 100.000 installazioni.

Questo WhatsApp fake ha già fregato più di 100.000 utenti

Sicuramente molti di voi si staranno chiedendo: “Ma com’è possibile che app di questa natura riescano ad entrare sul Play Store senza che Google faccia nulla?“. In realtà la risposta è semplice ma non per questo giustificata, visto che l’applicazione è stata inizialmente caricata sotto il nome di FHATSAPP e solo successivamente modificata in WhatsApp. Ricordiamo, infatti, che l’app originale si chiama per l’esattezza WhatsApp Messenger.

Inoltre, bastava recarsi nella descrizione del Play Store per poter annusare l’inganno, visti i tag inseriti palesemente per accaparrarsi quante più parole chiave possibili: whatsapp, messenger, update, download, android, watsup e chi più ne ha più ne metta. Per il momento non è ancora chiaro se questo WhatsApp fake fosse soltanto uno scherzone da parte di un programmatore (si dice di origine russa) o se la questione sia più spinosa. Non è da escludere che le vittime abbiano involontariamente fornito il proprio numero telefonico ed altri eventuali dati personali a chi non dovevano, e probabilmente non lo scopriremo mai. Insomma, nel 2017 ci aspetteremmo che Google salvaguardi maggiormente tutti coloro che, magari, non sono sufficientemente esperti da comprendere le differenze fra un app originale ed una no. Magari inserendo una sorta di badgeverificato” che garantisca la legittimità del software.

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