Operatori

AGCM, Vodafone, Fastweb e le rimodulazioni “ingiustificate”

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha richiamato gli operatori Vodafone e Fastweb per clausole “poco chiare” per i propri clienti all’interno dei contatti sottoscritti.

Vodafone e Fastweb sembra che abbiano inserito clausole vessatorie nei propri contratti di telefonia fissa e mobile. Nello specifico si parla di quella facoltà – legittima per legge – che si arrogano in fase di rimodulazione tariffaria ma che è risultata essere troppo generica nelle motivazioni giustificative.

AGCM, Vodafone, Fastweb e le rimodulazioni “ingiustificate”

All’interno della nota dell’AGCM relativa a Vodafone si legge “Nel caso dei moduli contrattuali in uso a partire da febbraio 2016, la clausola in questione ha omesso di indicare: che tutte le eventuali variazioni unilaterali delle condizioni contrattuali, incluse quelle economiche, potranno essere effettuate solo sulla base di ‘un giustificato motivo’ e che in caso di esercizio della facoltà di modifica unilaterale il professionista porterà a conoscenza del consumatore il motivo che giustifica la modifica, in modo opportuno e in tempo utile rispetto all’esercizio del diritto di recesso”.

Potrebbe anche interessarti:

TIM IperGiga Go con minuti illimitati e 30 GB

Insomma, non viene affatto messo in discussione il diritto di chi fornisce il servizio telefonico e di internet a variare i contratti, piuttosto il fatto che ogni variazione deve essere ampiamente giustificata. Tutto ciò infatti viene descritto come “escamotage con cui le aziende variano i prezzi e le condizioni contrattuali originarie sulla base di non meglio specificate esigenze che risulta difficile ricondurre alla dinamicità del mercato”.

La situazione per Fastweb non è però diversa, ma questa si difende affermando di aver agito in conformità a quanto le normative sulle clausole permettono poiché lo “ius variandi” all’interno del settore delle comunicazioni a livello comunitario non prevederebbe in generale l’obbligo di indicare i giustificati motivi.

Vodafone e Fastweb potranno appellarsi al tribunale amministrativo, ma comunque il Garante ha deliberato che dovranno pubblicare sui rispettivi siti per 20 giorni l’estratto del provvedimento sulla vessatorietà delle loro clausole contrattuali.

[su_app]

Recent Posts

PlayStation 5: innovazione e potenza per il gaming di nuova generazione

La PlayStation 5 è stata lanciata il 19 novembre 2020 in Italia, una settimana dopo…

5 mesi ago

Un raro iPhone 2G venduto a prezzo record: quasi 200mila dollari!

Dopo 16 anni dal suo arrivo sul mercato, iPhone 2G torna a sconvolgere la vita…

1 anno ago

Accordo storico tra Microsoft e Sony per Call of Duty: tutti i dettagli

Con l'acquisizione di Activision oramai andata in porto, Microsoft e Sony hanno finalmente firmato uno…

1 anno ago

ho. Mobile tenta i clienti Iliad: minuti/SMS illimitati e 100 GB a 5.99€, ma solo per poco

L'operatore virtuale di Vodafone torna alla carica e questa volta prova a tentare i clienti…

1 anno ago

Google Bard è disponibile da oggi in Italia

Google ha annunciato oggi l'arrivo di Bard anche in Europa e in Italia, dopo la…

1 anno ago

Copertura Fibra: La Rivoluzione dell’Accesso a Internet ad Alta Velocità

L'accesso a Internet è diventato fondamentale nella nostra società sempre più digitale. Per garantire una…

1 anno ago