Dopo aver assistito alla presentazione tenutasi nella cornice del MWC 2017 di Barcellona, mancano ormai poche settimane al ritorno ufficiale di Nokia sul mercato europeo, compresa l’Italia.
Nell’attesa dell’annuncio finale, comprensivo di date e prezzi di vendita dei telefoni finora presentati, ieri abbiamo avuto modo di parlare con la dirigenza italiana di HMD Global durante un incontro informale tenutosi a Milano, l’azienda che cura il nuovo corso della telefonia targato Nokia.
Per chi non lo sapesse, HMD Global è una start-up finlandese, nata ad inizio 2016 e con sede ad Espoo, Helsinki, proprio nei pressi del quartier generale di Nokia. Il CEO dell’azienda è Arto Nummela, uno dei principali veterani di Nokia e Microsoft, mentre il resto del team è composto da varie figure precedentemente impiegate in altri brand, come il presidente Florian Seiche, uno dei co-fondatori di HTC, Pekka Rentala, ex-CEO di Rovio (la creatrice di Angry Birds), ed altri ancora.
La società ha rilevato le licenze acquisite precedentemente da Microsoft per la produzione di smartphone targati Nokia. Anche se la produzione hardware è affidata a Foxcoon FIH, tutta la parte relativa a ricerca & sviluppo, progettazione e controllo qualità viene svolta da HMD Global sotto la supervisione di Nokia. Tuttavia, la gestione dei brevetti rimane esclusiva di Nokia e Foxconn, quindi per il momento il ritorno di tecnologie come PureView ed affini non sembrerebbe prevista. Nello specifico, per il mercato italiano la legal entity è TNS, mentre la sede legale è a Vimercate.
In un settore così inflazionato come quello della telefonia, è lecito chiedersi a quale target voglia puntare un brand che, anche se storico, si affaccia come pseudo-esordiente sul mercato. Durante l’incontro si è parlato dei millenials, ovvero dell’utenza più giovane e con interessi quali il comparto multimediale, le prestazioni e la longevità del prodotto.
A tal proposito, la dirigenza ha tenuto a specificare come gli standard imposti da Nokia impongano che i terminali abbiano determinate caratteristiche atte a rendere i prodotti il più resistenti possibili, chiaramente a seconda della fascia di prezzo. Per esempio, la scocca del Nokia 3310 non è verniciata ma è proprio fabbricata con la colorazione scelta, in modo che, anche in caso di graffi, non si rovini il colore del dispositivo. Oppure il Nokia 6, la cui resistenza è stata dimostrata dal noto JerryRigEverything.
Come alcuni di voi sapranno, in Asia è abbastanza diffuso il fenomeno della tetrafobia, ovvero la scaramanzia che ruota attorno al numero 4. Per questo motivo, non vedremo un Nokia 4 durante il 2017 e probabilmente nemmeno negli anni a venire, anche se nulla è ancora deciso.
Anche se HMD Global non si è chiaramente voluta sbilanciare in affermazioni a riguardo, è stato affermato come la volontà certa della società sia quella di proporre un dispositivo cardine per ogni fascia di prezzo. Perciò non è assolutamente da escludere che (magari ad IFA?), arrivi un vero e proprio flagship targato Nokia durante questo 2017.
Lasciando da parte il fattore nostalgia, chi di noi non si è chiesto quale possa essere il ruolo effettivo di un telefono come il Nokia 3310? Secondo il team di HMD, questo è un prodotto fondamentalmente pensato per chi necessiti, in determinate situazioni, di un device dall’autonomia fuori dal comune oppure, perché no, per chi voglia momentaneamente staccare dal tran tran della vita moderna e “disintossicarsi” per un week-end da WhatsApp e quant’altro.
Ah, e nel caso ve lo state chiedendo, non esiste una versione del Nokia 3310 con connettività 3G e no, non sarà possibile installare WhatsApp o app di questo tipo, visto che il software a bordo del telefono non è Android ma Nokia Series 30+.
Ad organizzare la vendita dei prodotti Nokia in Italia ci penserà Happy Car, distributore del centro-sud che si occuperà di gestire anche la parte relativa all’assistenza (fra poco approfondiamo questo punto).
Come potrete immaginare, Nokia ed HMD si stanno organizzando per arrivare sul mercato in grande stile, quindi andando a ricoprire tutti i vari canali di vendita. Ciò comprende anche il discorso legato agli operatori telefonici, ovvero TIM, Vodafone e Wind 3, con i quali sono già in corso diverse trattative che porteranno all’arrivo di prodotti come esclusiva per alcuni di questi carrier, anche se non sono stati rivelati dettagli in merito.
Ancora nessuna informazione precisa per date e prezzi dei terminali, oltre alle dichiarazioni già effettuate al MWC 2017, ovvero l’arrivo sul mercato durante il Q2 2017 (maggio/giugno) e alle seguenti cifre, alle quali, però, dovranno essere aggiunte le varie tasse a seconda del paese:
Per quanto riguarda l’assistenza, il discorso si divide in due categorie, ovvero feature phone e smartphone. Per la prima, visto che si parla di prodotti low-cost, l’idea di Nokia sarebbe quella di fornire una sostituzione del prodotto, in quanto una riparazione risulterebbe paradossalmente più sconveniente. Se si parla di smartphone, invece, il team di HMD ha espresso il desiderio di porsi a metà strada fra la classica gestione tramite i vari punti di raccolta e quella più in “stile Apple”, con la possibilità di fornire dispositivi rigenerati sul momento o comunque garantire riparazioni in tempi molto celeri.
Ma un altro degli aspetti più interessanti riguarda la gestione degli aggiornamenti software. HMD ha infatti garantito su tutti i prodotti update mensili per tutto ciò che concerne le patch di sicurezza di Google. Invece, le release Android non saranno ovviamente contemporanee al lancio da parte di Google, soprattutto per via dell’esclusività iniziale sui Google Pixel, ma lavorerà per introdurli il prima possibile. Non sono stati forniti archi temporali nei quali vengano garantiti tali update, ma c’è comunque la volontà da parte di Nokia ed HMD a fornire aggiornamenti il più a lungo possibile, considerando anche gli eventuali “impedimenti” hardware o simili imposti da Google.
Precisiamo subito che, nel caso degli wearables, la gestione non è stata affidata ad HMD ma è rimasta esclusiva di Nokia, perciò non ci sono state fornite informazioni a riguardo. Ci sono invece novità per il mondo degli accessori, il cui arrivo è stato confermato (nessuna data ancora) e si parla di prodotti come dispositivi audio, cover e per la ricarica.
Si è anche parlato di un possibile tablet, visto che HMD ha acquisto anche la possibilità di produrre in questo settore, precedentemente esplorato da Nokia con il Nokia N1. Tuttavia, di questo se ne parlerà non prima del 2018.
Un altro fattore interessante riguarda la scelta dei nomi dei dispositivi. Infatti, vista la scelta numerica, verrebbe da chiedersi come possa essere gestita negli anni a venire. In modo da evitare eventuali numerazioni “bislacche”, Nokia ed HMD hanno deciso di mantenere i nomi attuali per i prossimi anni, un po’ come fatto da Samsung per la propria serie Galaxy A. Per intenderci, in futuro rimarranno le nomenclature attuali come Nokia 3, 5 e 6, alle quali probabilmente verrà affiancato l’anno di commercializzazione, ad esempio Nokia 3 2017 oppure Nokia 6 2nd Gen.
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