Dopo mesi e mesi dalla sua presentazione ufficiale, è finalmente arrivata sul mercato: stiamo parlando di Nintendo Switch.
Come avrete capito, oggi recensiremo l’attesissima console di Nintendo, mostrando se, secondo noi, questa abbia atteso le fortissime aspettative o rischi di rivelarsi un flop.
La confezione di Nintendo Switch si presenta come un box di cartone, caratterizzato principalmente dall’immagine della console stessa, con in evidenza l’accesa colorazione dei JoyCon presenti al suo interno.
Una confezione, però, risulta essere molto ricca al suo interno. Infatti troviamo:
Non manca davvero nulla e Nintendo, sotto questo punto di vista, è riuscita sicuramente a non deludere noi utenti.
Pressoché tutto l’hardware necessario al suo funzionamento è racchiuso nella console vera e propria, ovvero un vero e proprio tablet.
Sulla parte superiore sono situati l’ingresso mini-jack per le cuffie e il bilanciere del volume, la feritoia del sistema di dissipazione, il pulsante di accensione e lo slot per le cartucce.
Gli speaker sono piazzati in basso e emettono suono sia sul frontale che sul retro, scelta davvero azzeccata.
Sul retro, invece, troviamo un kickstand comodo da utilizzare in diverse occasioni, posto esattamente sotto l’ingresso per la Micro SD.
Il tablet è dotato di un display multitouch dalla diagonale di 6.2 pollici e dalla risoluzione di 720p.
Purtroppo, essendo abituati ai dispositivi odierni, non ci aspettavamo una copertura frontale del display di sola plastica: non è presente, infatti, alcuna protezione. Questo fattore mette il display della console più a rischio di graffi rispetto ad un display realizzato con protezione in vetro.
Il pannello del display, però, al contrario di quello che si potrebbe pensare vedendo unicamente la risoluzione, è davvero di ottima qualità.
Ottimi gli angoli di visuale ed i colori; la densità dei pixel, invece, è sufficientemente alta, tale da non riuscire a vedere i singoli pixel ad occhio nudo.
l’unico problema, che va a ricollegarsi alla copertura in plastica, è che quest’ultima cattura parecchi riflessi e la visione in esterna o con luci molto forti risulta davvero difficoltosa.
Il dock incluso, altro non è che un hub con uscita video. Troviamo infatti:
La costruzione a prima vista risulta abbastanza “cheap” e poco solida ma in realtà svolge il suo lavoro egregiamente.
Sarà infatti possibile collegare la console alla TV solo tramite il dock proprietario e la velocità di collegamento di quest’ultima è molto influenzata dalla risposta del televisore.
L’alimentatore, oltre che essere utilizzato per il dock, è possibile utilizzarlo direttamente connesso a Switch per effettuare una ricarica.
Nintendo, al momento della recensione, ha reso disponibili i JoyCon in colorazione grigia e neon.
I due JoyCon presentano una peculiarità mai vista fino ad oggi: un sistema di vibrazione davvero preciso e potente chiamato HD Rumble. Questo sistema ci consente di percepire la vibrazione con una precisione ed un’intensità incredibili. Un sistema che rende l’esperienza di gioco più coinvolgente e divertente ma che attualmente non è utilizzato da molti titoli e che, speriamo, in futuro possa godere di più implementazioni.
Il grip dei due controller, utilizzati singolarmente, è davvero ottimo; quando però li utilizziamo connessi fisicamente alla console, entra in gioco il fattore personale. In questi casi la grandezza delle mani sarà determinante, anche se Nintendo ha svolto un ottimo lavoro.
Ad essere pignoli,però, sarebbe stato ancora più semplice tenerli tra le mani se avessero avuto nella parte bassa del retro un piccolo rialzo per i mignoli.
I grilletti ZL e ZR, seppur grandi, non sono sempre facilmente raggiungibili e spesso scappano via dalle dita. L’autonomia, invece, è davvero ottima, infatti, si riescono a coprire circa 20 ore di utilizzo con una singola carica.
Per ricaricare i JoyCon basterà connetterli alla console mentre è inserita nel suo dock. Un altro modo per caricarli è rappresentato dall’inserirli nella console, utilizzandola in modalità portatile; in questo caso andrà ad attingere dalla batteria di Switch.
Gli Strap in dotazione servono ad aumentare il grip in modalità multigiocatore; dotati di laccetto, permettono di non essere scaraventati via, un po’ come succedeva con Wii.
Il grip fornito in dotazione ci permetterà di rendere i due JoyCon un unico controller, decisamente più comodo, colmando tutte le mancanze presenti in modalità portatile.
Nintendo però, sotto questo aspetto, ha evidentemente risparmiato sui costi. Il grip, infatti, non è costruito nel migliore dei modi, risultando poco solido, flettendosi e generando i tipici scricchiolii da plastica “vuota”.
Altra nota dolente riguardante il grip è l’assenza della possibilità di ricaricare i JoyCon. Nintendo, infatti, ha deciso di vendere il grip abilitato alla ricarica dei JoyCon separatamente.
La UI di Nintendo Switch è davvero chiara ed intuitiva. Al momento della recensione il firmware è appena alla sua seconda versione, e quindi, quasi da day one.
Sulla schermata principale sono presenti le schede dei giochi installati ed inseriti, le opzioni di menù ed il profilo utente in alto.
Sarà infatti possibile creare diversi utenti all’interno di switch, ognuno con i suoi salvataggi ed i suoi dati.
Ogni azione è accompagnata da un suono ben distinto, il che rende l’esperienza di navigazione davvero appagante.
Lo stile grafico ricorda a tratti il material design presente sui dispositivi Android. Al momento non sono presenti molte funzioni esclusive ma speriamo che Nintendo ne implementi qualcuna con i prossimi update.
Tutta l’idea di Nintendo è basata sul regalare agli utenti un’esperienza d’uso diversa da quelle canoniche.
Le modalità di gioco sono 3:
Incredibile la possibilità di poter continuare a giocare senza interrompere la partita, passando da una modalità all’altra. Lo “switch” (bel gioco di parole) è quasi immediato in ogni caso.
Assemblata in modalità portatile, la console, restituisce un senso di solidità e compattezza.
Con i due JoyCon sarà possibile giocare fino a 2 giocatori, ovunque e senza preoccupazioni.
All’interno del menù apposito, sarà possibile impostare i controller secondo le proprie preferenze, deciderne il verso ed il numero con estrema facilità.
Una cosa che al momento risulta sottotono è la ricezione del Wi-Fi, speriamo quindi in un futuro update che possa migliorare questo aspetto.
Le potenzialità ci sono tutte e, sebbene non sia una console perfetta, è di sicuro un bel tentativo di innovazione.
Ma un tentativo riuscito?
Spetta a Nintendo l’ultima parola: nella speranza che con i futuri update possa migliorare alcuni aspetti del software e, magari, portare nuove funzionalità.
Il futuro non è possibile prevederlo ma, volendo essere ottimisti, Nintendo sta puntando molto su Switch e le terze parti iniziano a mostrarsi interessate.
Decine e decine di accessori sono già disponibili in diversi store e questo lascia all’utente l’imbarazzo della scelta.
Nintendo Switch è in vendita su Amazon a 319 euro nella versione con JoyCon neon e 326,93 euro nella versione con JoyCon grigi.
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