A sorpresa di molti, Google ha da poco rilasciato una prima anteprima di Android O, la nuova release del robottino verde che vedremo ufficializzata in occasione del Google I/O. Fra le varie novità e features introdotte, una delle più interessanti è l’implementazione nativa dello standard audio LDAC, brevettato da Sony ed utilizzato dalla società nipponica su smartphone, cuffie ed altro ancora.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, stiamo parlando di un codec avanzato per la trasmissione di files audio tramite Bluetooth. Normalmente, infatti, quando andiamo ad ascoltare i brani sul nostro smartphone con delle classiche cuffie Bluetooth utilizziamo lo standard SBC (Low Complexity Subband Coding), il quale offre un bitrate di 328 kbps.
In realtà fino a qui non ci sarebbe nessun problema, visto che la maggior parte dell’utenza ha sul proprio dispositivo files audio con risoluzione non superiore a 320 kbps (se non inferiore). Il problema si pone, però, quando si va ad ascoltare tracce lossless in formato non compresso LPCM. In questo caso, grazie al codec LDAC, è possibile effettuare uno streaming Bluetooth mantenendone inalterata la qualità.
Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica. In primis, saranno necessarie cuffie con supporto LDAC per poter usufruire di ciò, le quali si trovano in commercio non sotto ai 150 euro. In secundis, cosa da non sottovalutare, se un produttore come, ad esempio, LG vorrà implementare ciò dovrà necessariamente pagare le relative royalties a Sony.
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