A distanza di circa 5 mesi dal suo richiamo globale, le unità fallate del Samsung Galaxy Note 7 ancora in circolazione sono quasi terminate. L’azienda sudcoreana ha annunciato che oltre il 96% delle unità del phablet sono state, infatti, restituite alla società.
Per questo motivo, l’US Department of Transportation ha deciso di rimuovere l’obbligo per le compagnie aeree di effettuare specifiche notifiche pre-imbarco relative ai pericoli di incendio a bordo scatenati dal phablet difettoso.
Lo scorso ottobre, la FAA ha vietato la presenza dei Galaxy Note 7 su qualsiasi aeromobile in seguito ad una esplosione di un’unità del dispositivo verificatasi a bordo di un volo della Southwest Airlines.
Prima di rilasciare un aggiornamento software a dicembre, il quale disabilitava la ricarica sul device, Samsung aveva già ricevuto circa l’85% dei terminali richiamati.
Sembra, quindi, che tale misura sia stata piuttosto rilevante poiché il tasso di ritorno è salito al 96% nelle settimane successive. La compagnia asiatica prevede di rilasciare i risultati delle indagini svolte sul Samsung Galaxy Note 7 entro la fine di questo mese.
Il flop della settima generazione di Galaxy Note sicuramente non fermerà i piani della società, poiché prevede di lanciare un successore nella seconda metà di quest’anno. Il restante 4% delle unità presenti in tutto il mondo non è ancora chiaro e speriamo di non dover sentire parlare di incidenti causati dal telefono.
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