Chi si aspettava che Samsung potesse risentire fortemente dal ritiro dal mercato di tutti i suoi Note 7 e del grave problema che ha portato a questa difficile decisione, dovrà ricredersi.
Infatti, secondo quanto diffuso dall’azienda, i guadagni nell’ultimo quarto del 2016 hanno raggiunto gli 8 miliardi di dollari e se fossero entrati anche i 2,5 miliardi di dollari previsti dalle vendite non avvenute del Note 7, questo sarebbe stato sicuramente il quarto fiscale più proficuo per l’azienda coreana.
Nonostante questo, però, i risultati conseguiti sono valsi a raggiungere il terzo più alto profitto di tutti i quarti fiscali.
Più della metà di questi profitti derivano dalla vendita di semiconduttori ma il mercato mobile ha contribuito con circa 2 miliardi di dollari. Questo si traduce in 90 milioni di smartphone venduti e 8 milioni di tablet, con un prezzo di vendita medio di 180 dollari per un profitto medio per unità di 24 dollari.
Insomma, come c’è da aspettarsi, il primato nelle vendite mondiali viene garantito a Samsung dalla vendita di tanti dispositivi di fascia media e bassa, cosa che traccia il solco con Apple ma, nonostante questo, è stata supportata dal successo, comunque sempre molto cospicuo, di Samsung Galaxy S7 ed S7 Edge, forse anche grazie alle campagne di sostituzione dei Note 7 e al lancio della nuova variante di colore Blue Coral.
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