Qualcomm accusata dalla FTC per tattiche anticoncorrenziali

Qualcomm è stata accusata di tattiche anticoncorrenziali dalla FTC (Federal Trade Commission) in seguito a diverse indagini svolte sulla società statunitense. Secondo la denuncia presentata dalla FTC, Qualcomm ha presumibilmente utilizzato la sua posizione dominante nel settore dei chip per indebolire altre aziende produttrici di processori.

La Federal Trade Commission sostiene anche che il chip maker ha utilizzato la sua posizione per diventare il principale fornitore di processori specifici per costringere i produttori di dispositivi ad accettare dei termini di licenza abusivi, tra cui il pagamento di una tassa imposta a questi nel caso avessero utilizzato un processore baseband di una società competitor.

Qualcomm: la FTC cita in giudizio il chip maker per tattiche anticoncorrenziali

Nonostante la FTC stia facendo causa a Qualcomm , ciò non significa necessariamente che quest’ultima si fermerà. Infatti, la denuncia della Federal Trade Commission è stata appena presentata, quindi ci sarà una lunga strada da percorrere prima che vengano presi provvedimenti reali.

Questa non è la prima volta che il chip maker è stato chiamato in tribunale per situazioni simili. La stessa FTC, infatti, denunciò l’azienda per via di pratiche commerciali anticoncorrenziali che hanno portato ad una multa per Qualcomm di ben 854 milioni di dollari, comminata nel dicembre dello scorso anno.

Se le accuse fatte dalla Federal Trade Commission degli Stati Uniti venissero confermate, allora sarebbe la terza pesante sconfitta giudiziaria di Qualcomm. La prima, infatti, portò ad una multa da 954 milioni di dollari, in Cina.

In base alle dichiarazioni espresse dalla FTC, Qualcomm avrebbe spinto Apple ad usare esclusivamente i suoi baseband processor in cambio di una diminuzione dei costi sulle licenze.

La denuncia sostiene, inoltre, che l’azienda produttrice di SoC non ha concesso in licenza i suoi brevetti su standard essenziali alle altre aziende concorrenti.

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