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Portale unico dei fallimenti: nasce l’eBay italiano del dissesto

È (quasi) pronto al debutto il nuovo Portale unico dei fallimenti. Il nuovo servizio nascerà in primavera e si presenta come una sorta di eBay dei fallimenti gestito dal Ministero della Giustizia. Ognuno avrà la possibilità di visitare il sito in maniera facile e veloce, dare un’occhiata ai beni offerti dalle aste giudiziarie e partecipare.

Il Portale unico dei fallimenti è solo il primo passo che porterà a rivoluzionare il mondo di questi ultimi. Infatti, in estate nascerà un secondo sito web, quello delle Procedure in corso che permetterà di rendere trasparente un universo semi-clandestino.

Portale unico dei fallimenti: sarà operativo da questa primavera

Il ministro Andrea Orlando spiega che tale servizio è stato imposto dall’Europa ma viene attuato per l’interesse dell’Italia. Nascerà, quindi, un mercato trasparente di servizi proposti a procedure giudiziarie. Il guardasigilli ha annunciato recentemente alla Stampa che si è lavorato su questo progetto per tutto il 2016 ed ora è pronto a partire.

Negli ultimi anni, per via della crisi, sono stati sottoposti a procedimento esecutivo ben 80 miliardi di euro in beni. La massa creditori è davvero elevata, ovvero 200 miliardi di euro. Giovanni Melillo, capo di gabinetto del Ministero, sostiene che il Portale delle vendite e il Registro pubblico dei creditori permetteranno di rimettere in movimento cifre davvero importanti e soprattutto elevate.

Secondo alcune stime, nel 2016 ci sono stati complessivamente 46 milioni di accessi ad altri portali simili e sono 51 mila lotti che mensilmente vengono messi in vendita, perlopiù immobili. Tutto questo, però, è passato fino ad ora attraverso procedure assolutamente opache e con assurde discrepanze nei tempi e nei valori da città a città.

Cosa ne pensa Andrea Orlando

Andrea Orlando continua sostenendo che, con questi due nuovi servizi, non sperano di espiantare la corruzione e le infiltrazioni criminali ma sicuramente nicchie e opacità saranno preventivate.

Il portale sarà in grado anche di effettuare un rating dei crediti poiché sarà una sorta di servizio di consulenza che il ministero si farà pagare e con i proventi si implementeranno i portali.

L’ultimo obiettivo è quello di arrivare alle aste telematiche, rapide, trasparenti e redditizie, così da risolvere le procedure in maniera veloce. C’è anche un progetto in atto di una sorta di Moneta complementare che permetterebbe a un creditore di acquistare beni e servizi sul Portale dei fallimenti a prescindere dal patrimonio del debitore.

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