Vi è mai capitato di sentire improvvisamente il citofono suonare ed il corriere annunciare un pacco per voi ma in realtà non aspettavate nulla?
Spesso capita, per negligenza del corriere o dell’esercente che ve lo invia, di ricevere pacchi di cui non sapevate l’esistenza. La situazione ideale, secondo le regole del buon senso, dovrebbe consistere nel rifiuto del pacco da parte nostra così che il corriere possa rimandare al mittente la spedizione in oggetto.
Sappiamo bene che la curiositas è umana e quindi potremmo accettare quel pacco di cui sopra, credendo magari che sia realmente destinato a noi e ne eravamo ignari. Ciò, sebbene non sia eticamente corretto, è un caso non contemplato dalla attuale legislazione in nessuna parte del mondo.
Visti i numerosi casi in tutto il globo, l’organo governativo degli Stati Uniti d’America, la Federal Trade Commission, ha deciso di pronunciarsi per mettere fine una volta per tutte alla questione (almeno in America, ndr.).
Stando a quanto deciso dalla commissione in oggetto e secondo le leggi statunitensi, nessun cittadino è obbligato a pagare al momento della consegna per un prodotto che non è stato ordinato da lui. Inoltre, la sentenza permette anche di diventare possessori del pacco ricevuto senza nessun obbligo legale nei confronti del corriere o del mittente, persona o shop online che sia.
Se, tuttavia, vorrete rimandare indietro la merce arrivata a casa vostra per sbaglio potrete farlo semplicemente richiedendo il ritiro al mittente, il quale sarà obbligato a pagare le spese di restituzione.
Ovviamente stiamo comunque parlando dell’America. In Italia manca ancora una sentenza o una legge che si pronunci sulla questione e che ne regoli i dovuti comportamenti. Tuttavia, siamo certi che, con lo sviluppo del commercio on-line degli ultimi anni, anche il nostro Stato si pronuncerà prima o poi sulla spinosa questione.
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