Il Google Pixel XL è stato sottoposto da iFixit ad un teardown. Effettuando un disassemblaggio del device, il team dietro iFixit ha notato che il pannello AMOLED (prodotto da Samsung) può essere separato dal vetro e dal digitalizzatore in maniera molto facile rispetto ad altri smartphone dotati di componenti super sottili o display senza cornice che rendono difficile la rimozione.
Il Google Pixel XL dispone al suo interno di una batteria fissata con due strisce di adesivo super resistente. Molti dei componenti più piccoli del phablet, come l’ingresso jack per cuffie e la fotocamera frontale da 8 mega-pixel, sono modulari, nel senso che possono essere sostituiti indipendentemente eliminando così la necessità di cambiare l’intera scheda madre nei casi più gravi.
iFixit ha anche osservato che HTC sembra non aver lasciato nessun segno del suo marchio di fabbrica, quindi questa è un’altra conferma che Google si è occupata della progettazione dei due device e l’azienda taiwanese solo della produzione di massa.
Il Pixel XL ha concluso il teardown con un punteggio di riparabilità complessivo di 6/10. Questo perché c’è stata una rimozione laboriosa del midframe e inoltre l’apertura dello smartphone è stata difficoltosa senza danneggiare l’assemblaggio del display.
In ogni caso, è possibile scoprire maggiori informazioni sul teardown completo del Google Pixel XL al seguente link.
Vi ricordiamo che seguirci è molto semplice: tramite la pagina ufficiale
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