Samsung con la presentazione del suo Galaxy Note 7 aveva sicuramente intenzione di attirare su di se l’attenzione del pubblico ma di certo non si aspettava che questo avvenisse soprattutto per la presenza, su alcuni dispositivi, di uno spiacevole difetto. Diversi devices sono esplosi durante la ricarica, cosa che sarebbe avvenuta per diverse ragioni: tra cui l’uso di adattatori o caricabatterie non originali. Come ha deciso di intervenire Samsung?
Il Presidente della Divisione Mobile di Samsung, Dong-Jin Koh, ha annunciato ieri i dati ufficiali dell’azienda relativi ai guasti accidentali capitati al terminale. L’azienda, a quanto sembra, non ha intenzione di posticipare il lancio nei paesi dove il dispositivo non è ancora in vendita, dichiarando che è nell’interesse della stessa mantenere i programmi prestabiliti. Tuttavia, alcuni media coreani affermano che Samsung abbia richiamato diversi Samsung Galaxy Note 7 venduti sino ad ora. Sembra infatti che non siano coinvolti solo quelli sul territorio sud-coreano, come precedentemente dichiarato dalla stessa azienda, ma sarebbero interessati anche altri dispositivi venduti in 10 paesi in cui lo smartphone è stato messo in commercio a partire dal 19 agosto
La compagnia aveva dichiarato ufficialmente: “il problema è dovuto ad alcune batterie di cui sono forniti solo lo 0.1% dei dispositivi venduti. Per una proporzione simile, la migliore soluzione risulta essere la sostituzione della batteria in garanzia, tuttavia abbiamo intenzione di trovare una soluzione efficiente che possa soddisfare i nostri clienti”.
I dirigenti di Samsung hanno poi aggiunto che la cosa più importante è preservare la salute e la fedeltà dei consumatori.
Durante la giornata, la compagnia, scusandosi pubblicamente con i consumatori, ha però avviato un programma di sostituzione a livello globale per i Samsung Galaxy Note 7 affetti dal problema. Infatti, dopo che ben 7 phablet erano scoppiati e andati in fiamme, Dong-Jin Koh ha affermato: “La tutela della sicurezza dei consumatori viene prima di tutto, così abbiamo deciso di sospendere le vendite per garantire un efficiente programma di sostituzione a tutti“.
Scelta dovuta soprattutto al fatto che su un milione di dispositivi controllati sono stati certificati 24 dispositivi affetti dal problema. Tuttavia sembra che, dal 1 settembre, Samsung abbia ricevuto 35 segnalazioni in tutto il mondo relative all’esplosione di Samsung Galaxy Note 7. Allo stato attuale sono solo 2 i casi resi pubblici, entrambi avvenuti in Corea del Sud ed uno dei quali dovuto all’uso di un caricabatterie non ufficiale.
Vi lasciamo, ora, con un video che ci mostra uno dei suddetti smartphone, dopo l’esplosione:
Vi ricordiamo che seguirci è molto semplice: tramite la pagina ufficiale
La PlayStation 5 è stata lanciata il 19 novembre 2020 in Italia, una settimana dopo…
Dopo 16 anni dal suo arrivo sul mercato, iPhone 2G torna a sconvolgere la vita…
Con l'acquisizione di Activision oramai andata in porto, Microsoft e Sony hanno finalmente firmato uno…
L'operatore virtuale di Vodafone torna alla carica e questa volta prova a tentare i clienti…
Google ha annunciato oggi l'arrivo di Bard anche in Europa e in Italia, dopo la…
L'accesso a Internet è diventato fondamentale nella nostra società sempre più digitale. Per garantire una…