Conosciamo Parrot poiché è una delle aziende leader nella produzione di droni, sia a livello consumer che professional. La società ha ora deciso di presentare un development kit.
Questa nuova piattaforma ha come obiettivo principale quello di consentire agli utenti esperti di progettare applicazioni avanzate per la navigazione autonoma, per evitare gli ostacoli e per la navigazione interna e la mappatura 3D per droni e per altre piattaforme robotiche in ambienti in cui il segnale GPS non è disponibile o dove sono presenti barriere.
Il nuovo development kit della società prende il nome di Parrot S.L.A.M.dunk. Quest’ultimo, in sostanza, permette di trasformare un drone in un robot intelligente. La piattaforma integra al suo interno delle applicazioni software avanzate.
Queste ultime sono basate sull’algoritmo Simultaneous Localization and Mapping (S.L.A.M). Tale tecnologia permette al drone di identificare e mappare in 3D l’ambiente circostante. L’algoritmo, inoltre, consente anche di auto-localizzarsi in ambienti dove sono presenti diverse barriere e in cui il segnale GPS non è disponibile.
Una delle caratteristiche fantastiche offerte da questa piattaforma è la presenza di un processore Nvidia Tegra K1 integrato. Parrot S.L.A.M.dunk consente di implementare i più recenti algoritmi di visione computerizzata e di navigazione autonoma che sono ottimizzati per la GPU che affianca il SoC di Nvidia. Il development kit non ha, inoltre, un impatto elevato sulla durata della batteria del drone su cui è installato.
Il Parrot S.L.A.M.dunk integra diversi sensori:
Parrot ha sviluppato la sua nuova piattaforma garantendo un’esperienza il più semplice possibile per programmatori, ricercatori, integratori e accademici. I sensori e gli algoritmi implementati nel development kit permettono di velocizzare la progettazione di applicazioni avanzate per droni e per piattaforme robotiche.
Il Parrot S.L.A.M.dunk offre, inoltre, tutte le funzionalità di Ubuntu e i vantaggi del framework ROS (Robotic Operating System). La piattaforma dispone anche di una porta HDMI che consente di programmare direttamente sul prodotto, semplicemente applicando uno schermo.
A questo punto, molti di voi sicuramente si staranno chiedendo quali sono le modalità di utilizzo del Parrot S.L.A.M.dunk. La piattaforma può essere utilizzata per realizzare prototipi di droni e soluzioni robotiche, aggiungere la navigazione autonoma sui droni e sui robot, integrare una mappatura 3D e di utilizzare la videocamera stereo e i vari sensori citati in precedenza.
Con un peso di soli 140 grammi, il Parrot S.L.A.M.dunk si adatta a diversi tipi di droni basati su Linux o su piattaforme robotiche. Esempi sono i quadricotteri, i droni con ali fisse, i robot rotanti e le braccia articolate con kit di montaggio.
Una volta che il development kit è stato posizionato, dovrà essere collegato alla batteria del gadget tramite un cavo jack da 3.5 mm e un cavo USB. Questo permetterà di inviare e ricevere informazioni e comandi da e verso il drone. Parrot, infine, ha comunicato che il development kit Parrot S.L.A.M.dunk sarà disponibile nell’ultimo trimestre del 2016.
Vi ricordiamo che seguirci è molto semplice: tramite la pagina ufficiale
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