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AMD Zen: trapelano in rete i primi benchmark dell’engineering sample

Nelle ultime 24 ore sono emersi in rete su un noto forum inglese alcuni benchmark relativi ad uno dei primi engineering sample dei nuovi processori AMD Summit Ridge basati sulla nuova architettura Zen, con la quale l’azienda – si spera – dovrebbe colmare il gap prestazionale degli ultimi anni accumulato con Intel.

I test sono stati eseguiti su un engineering sample caratterizzato da 8 core fisici e ben 16 thread operanti ad una frequenza base di 2.8GHz ed in grado di spingersi fino a 3.2GHz, anche se, per la precisione, con tutti i core attivi la frequenza massima è pari a circa 3GHz. Tutto ciò con un TDP compreso tra i 65 ed i 95 Watt. Si tratta dunque di uno dei primi esemplari di questo processore ancora in avanzata fase di sviluppo, visto che stiamo parlando di un sample per test allo stato primordiale con step A2.

Tuttavia, nonostante i lavori ancora in alto mare, viste le frequenze contenute, le schede madri e BIOS ancora in fase di sviluppo, il chip Zen sembra promettere bene, dimostrando dunque che qualcosa bolle davvero in pentola in casa AMD.

Nello specifico la cpu Zen si è collocata nel test Ashes Of Singularity a metà via tra un Intel Core i5 4670k ed un i7 4790, entrambi basati sull’architettura Haswell ma con Clock ben più elevati.

Il benchmark in questione non è sicuramente uno dei migliori per testare processori, ma ci da un’idea di come sia migliorato l’IPC (istruzioni per ciclo di clock) dei nuovi processori Summit Ridge, che facendo due conti dovrebbe essere superiore di circa un 10% a quello di Haswell a parità di clock, e dunque al pari o di poco inferiore agli attuali Intel SkyLake.

Confrontando con il vecchio AMD FX 8350 emergono inoltre differenza notevoli, ovviamente a favore della nuova architettura, che sembra avvicinarsi al “doppio delle prestazioni” dichiarato da AMD.

Certo, fa un po’ storcere il naso vedere un processore con 8 core e 16 thread andare poco più di un quad-core intel di 2 anni e mezzo fa, tuttavia va segnalato che Ashes Of Singularity è limitato ad un massimo di 8 core/thread, come potete vedere dal test seguente.

Inoltre, è lecito attendersi nella versione finale frequenze ben più elevate di quelle attuali, almeno comprese fra i 3.5 e 4GHz per il base clock, dato che già in passato i primi engineering sample di Bulldozer funzionavano su valori prossimi ai 3GHz, per poi uscire sul mercato con frequenze pari o superiori ai 4GHz.

Se quest’ultima condizione dovesse verificarsi sui chip Zen finali senza andare ad impattare sul TDP, che ricordiamo è compreso tra i 65 ed i 95 Watt stando alle dichiarazioni di AMD, allora potrebbe essere la volta buona per ritrovare quell‘AMD competitiva che manca dai tempi dell’Athlon 64.

Per il momento non ci sono altri dettagli, in attesa di nuovi benchmark ed indiscrezioni in merito.

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