SuperSU si aggiorna alla versione 2.76 con numerose novità!

Sono passati diversi anni da quando lo sviluppatore ChainFire ha messo a disposizione del pubblico Android un utile tool per la gestione dei permessi di root: SuperSU.

Negli anni, diversi sono stati gli update ricevuti da SuperSU, che hanno consentito di aiutarci a modificare la grafica di sistema, concedere l’accesso root in automatico ad alcune applicazioni da noi scelte, aumentare la protezione all’avvio delle app grazie all’inserimento di un PIN apposito e rivelando, oltretutto, una crescente compatibilità con le custom ROM CyanogenMod.

SuperSU: l’app per la gestione avanzata dei permessi di root sui dispositivi Android!

In questi giorni è stato rilasciato l’aggiornamento alla versione 2.76, la quale porta con sè alcune piccole novità oltre che i tradizionali bugifix. Qui di seguito le più importanti:

• Richiesta una conferma per la cancellazione dei log.
• Risolto il problema legato alla memoria che poteva comportare riavvii spontanei e root non funzionante.
• Risolto il problema che comportava la perdita temporanea e non del root.
• Aggiunta una guida per i nuovi utenti.
• Ridimensionate le dimensioni di “/data/su.img”

Il changelog ufficiale riporta cambiamenti a livello di gestione della memoria (che impediranno alcuni crash di sistema in seguito ai quali la periferica doveva essere riavviata), perdita del root in modalità “Temporary Unroot”e compatibilità con Android 6.0 Marshmallow aumentata.

SuperSU offre, all’utente Android, l’opportunità di sapere effettivamente, in qualsiasi momento, cosa stia succedendo a bordo del proprio dispositivo, grazie alle funzioni di Process Detection (in grado di comportarsi come un vero e proprio Task Manager) e la possibilità di gestire root e unroot in qualsiasi momento, senza dare problemi al dispositivo.

Ricordiamo, inoltre, che vi è anche la possibilità di convertire l’applicazione in una vera e propria app di sistema, copiando semplicemente l’app dalla cartella data/app a quella relativa a system/app.

Lo sviluppatore ChainFire, in questi ultimi tempi, ha confermato che l’applicazione passerà gradualmente in mano ad una nuova e giovane azienda di nome CCMT che si prenderà cura dello sviluppo delle prossime release.

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