Ci sono numerose tecnologie importanti impiegate negli smartphone e nella tecnologia mobile al giorno d’oggi.
Ci sono, però, alcune componenti essenziali che permettono al dispositivo di funzionare correttamente, un esempio è il processore.
Il chip ha lo scopo di gestire i processi in esecuzione sul device. Negli ultimi anni si sono affermate numerose aziende in questo settore tra cui Qualcomm, Samsung e Huawei.
L’azienda presente dietro a tutti questi produttori è ARM Holdings con sede in Gran Bretagna. La società ha lo scopo di sviluppare i core da utilizzare nella CPU, così come l’architettura e il set di istruzioni.
Softbank, noto gruppo giapponese proprietario di maggioranza di Sprint, ha ora acquistato ARM per 32 miliardi di dollari. L’accordo è stato annunciato oggi e prevede l’acquisto della società con sede a Cambridge da parte di Softbank per un importo pari a 17 sterline per azione.
Ciò si traduce in un prezzo di 24,2 miliardi di sterline, circa 32 miliardi di dollari.
Con tale accordo, Softbank ha accettato di impegnarsi nel dare altri 1.500 posti di lavoro all’interno del Regno Unito.
Entrambe le società sembrano avere una visione condivisa, promettendo di mantenere vivo il brand ARM, insieme alla sua cultura ed al suo DNA.
Tale accordo non dovrebbe avere alcun impatto sugli ultimi affari fatti dalla società inglese. ARM continuerà, ad esempio, a concedere in licenza i suoi prodotti alle aziende che creano processori, come Qualcomm o Nvidia.
Per ARM, l’affare sembra quasi troppo bello per essere vero. L’azienda giapponese ha offerto loro un premio del 50% rispetto al valore azionario corrente. Tutto questo è avvenuto in seguito alla recente decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea.
Con il valore della sterlina molto basso rispetto a quello del dollaro, l’accordo avrebbe avuto un valore superiore di 4 miliardi di dollari se fosse avvenuto un mese fa.
L’incertezza sull’economia del Regno Unito potrebbe forse guidare altre società a fare la stessa cosa. Questo perché gli investitori internazionali vedono la possibilità di risparmiare sull’acquisto di grandi imprese presenti nel territorio.
Nel frattempo, Softbank avrà tra le mani un’azienda destinata a crescere e si affiancherà alla loro rete di telefonia mobile in Giappone che porta la maggior parte dei loro ricavi.
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