Pokémon Go sta riuscendo ad influenzare il mondo reale in un modo che non ha precedenti nel mondo dei videogiochi.
Su alcuni forum, infatti, sono apparse fotografie, come quella qui sotto riportata, che ci mostra come alcuni esercizi commerciali potrebbero provare a sfruttare economicamente il videogioco, ad esempio consentendo l’ingresso nei propri locali solo ai giocatori paganti.
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Questa foto è, poi, risultata essere frutto di un fotoritocco (la parola “restroom” è stata trasformata in “pokémon“), ma potrebbe essere premonitrice di scenari futuri.
Altri esercizi, invece, già provano a sfruttare commercialmente questo fenomeno in modo totalmente opposto, invitando i giocatori in modo da farsi pubblicità o, come è accaduto al Crystal Bridges Museum of American Art, in Arkansas, pubblicando su internet le foto dei Pokémon vicini ai pezzi di arte esposti.
Bene, tutto ciò accade perché alcuni elementi del gioco, palestre e PokéStops, sono poste in luoghi reali che, al momento, sono stati mutuati da quelli presenti in un vecchio titolo della casa di produzione Niantic: Ingress.
Questi luoghi sono scelti attraverso candidature effettuate direttamente dagli utenti della community, che poi vengono valutate da Niantic prima di essere aggiunte al database pubblico.
In Ingress, però, alcune di queste location erano state scelte in base a sponsorizzazioni, come ad esempio è avvenuto con Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ che hanno “offerto” i propri Bancomat come “portali” all’interno del gioco, oltre ad aver introdotto alcuni oggetti sponsorizzati che potevano essere utilizzati in game. Altri sponsor di Ingress sono stati Zipcar, AXA e Circle K.
In un’intervista del 2014, il Product Manager di Niantic, Brandon Badger, aveva spiegato che il loro modello di sviluppo in tal senso prevedeva la partnership con sponsor grandi e piccoli, con i quali individuare delle possibili interazioni tra realtà e realtà virtuale.
Un metodo che potrebbe ora essere sfruttato da imprese o per la promozione di eventi è quello di utilizzare alcuni degli oggetti acquistabili come “in-app” nel gioco, le esche, che attraggono Pokémon nei PokéStop per mezz’ora e, con essi, anche schiere di giocatori!
Secondo Niantic sarebbero tantissimi a star chiedendo, in queste ore, che nei loro esercizi commerciali vengano posti Palestre o PokéStop ma, al momento, l’azienda non ha ancora deciso come agire e, probabilmente, sfruttare la situazione a proprio vantaggio.
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