Badland è stato uno dei giochi inquadrati nella categoria definita “indie” di maggior successo. Inizialmente è stato pubblicato sia su iOS che su Android da Frogmind e sul sistema operativo di Apple così è stato anche per il suo sequel, Badland 2.
Per quanto riguarda il robottino verde, oltre ad esser stato rilasciato con il solito ritardo rispetto ad iOS, Badland 2 è comparso nel Play Store a nome non del suo sviluppatore originale ma da Cheetah Mobile. Quest’ultima è, dagli affezionati al sistema operativo di Google, tra le più odiate, essendo l’ideatrice di Clean Master, app che ha creato molti dibattiti in merito alla sua reale utilità.
Per quanto riguarda Badland 2, il gioco sembra essere totalmente fedele all’originale, sia per le meccaniche di gioco che per la nuova e migliorata grafica. Il livello di difficoltà sembra essere aumentato rispetto al predecessore e ciò ci conduce al punto focale della situazione: gli acquisti in-app.
Data appunto la difficoltà di alcuni livelli, i bonus ottenibili pagando con il denaro reale, fanno sicuramente gola, specialmente nel caso di un gioco come Badland 2 che è decisamente coinvolgente. Il range di spesa per gli acquisti va da 0.99 centesimi di euro a 9.99 euro.
Nel caso in cui non siate dotati di un certo autocontrollo e siate appassionati in particolar modo a questo gioco, vi consigliamo di prestare attenzione, perché dati prezzi non elevati dei singoli acquisti potreste spendere una bella cifra senza rendervene conto.
Cheetah Mobile sta portando avanti anche una sorta di guerra nei confronti delle versioni moddate del gioco in cui i bonus degli acquisti sono già sbloccati e gratuiti. Da aggiungere la presenza di pubblicità più o meno invadenti, fonte di profitto annessa agli acquisti in-app, che fanno storcere il naso in un gioco nato come free to play.
Sostanziale differenza tra la versione iOS e quella Android di Badland 2 è proprio questa: per i dispositivi Apple il gioco non è gratuito ma costa 3.99 euro, eliminando però gli acquisti in-app.
In conclusione, emerge qui un divario sostanziale sulla gestione delle app negli store dei due sistemi operativi, uno dei principali motivi per cui alcuni utenti prediligono iOS ad Android. Continuate a seguirci come sempre per future notizie in merito.
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