Brutte notizie, per Apple, quelle rese note da Bloomberg che, pubblicando i dati di vendita in Cina dell’azienda americana, fanno preoccupare Cupertino ed esultare la concorrenza.
Tanti sono i brand emergenti locali, come ad esempio Xiaomi, che producono degli ottimi dispositivi ad un prezzo più che concorrenziale. La tecnologia cinese, oramai, vola sulle ali dell’entusiasmo e per i brand storici è sempre più difficile dominare il mercato.
Il 2015 di Apple in Cina è stato favoloso, ottenendo grandi numeri che probabilmente sarebbe stato difficile ripetere, ma che dimostrano un inequivocabile trend negativo.
La crisi è senz’altro aperta, ma il periodo difficile dell’azienda di Cupertino non basta a spiegare questi numeri.
Il vero fattore da considerare è rappresentato dai grandi risultati registrati dai brand cinesi, soprattutto i magnifici quattro: Huawei, Oppo, Xiaomi e Vivo. Tutti i brand citati registrano dati in crescita, un trend che sembra inarrestabile.
Huawei ha rafforzato la sua posizione al vertice con il 17,3%. Oppo ha quasi raddoppiato la sua quota di mercato che è salita all’11%. Le prime quattro posizioni sono occupate tutte da produttori cinesi, che insieme detengono il 53% del mercato.
Ciò che succede in Cina sta diventando, anno dopo anno, sempre più importante per l’economia globale. Tanto si è detto e scritto circa la crisi Apple in atto negli ultimi mesi e uno degli aspetti chiave per uscire da questo periodo nero è proprio rappresentato dalle fluttuazioni del mercato cinese, area alla quale Tim Cook tiene particolarmente come ha dichiarato in più occasioni. Il gigante asiatico però non è stato gentile ultimamente con Cupertino.
Sono tanti i “ceffoni” arrivati da Pechino nelle ultime settimane, ma i guai non sembrano finire. Stavolta la crisi Apple passa attraverso problemi di vendite in Cina, e vedemo presto come si evolverà la situazione.
Nel frattempo, Apple, ha rivolto la sua attenzione a quello che sarà presto il secondo paese al mondo per vendite di smartphone, ossia l’India.
Nell’ultimo trimestre, le vendite di iPhone nel Paese sono aumentate del 53% rispetto allo scorso anno.
L’unico problema con il mercato indiano è il basso reddito pro capite registrato dallo Stato Indiano. Gli utenti indiani stanno richiedendo un abbassamento dei costi degli smartphone di fascia alta.
Ad esempio, il 70% dei nuovi smartphone acquistati in India lo scorso anno avevano un prezzo di circa 150 dollari, circa 235.50 euro. Nel tentativo di abbassare i prezzi sui suoi dispositivi, Apple ha richiesto il permesso di vendere iPhone ricondizionati in India. Ma, di contro, il governo Indiano, ha negato il permesso all’azienda di Cupertino di vendere dei dispositivi ricondizionati nel loro Paese.
Continuate a seguirci tramite il nostro gruppo Facebook “GizChina Italia & GizBlog Official Group“ e sul nostro nuovissimo gruppo Telegram “GizChina Italia & GizBlog Official Group“
La PlayStation 5 è stata lanciata il 19 novembre 2020 in Italia, una settimana dopo…
Dopo 16 anni dal suo arrivo sul mercato, iPhone 2G torna a sconvolgere la vita…
Con l'acquisizione di Activision oramai andata in porto, Microsoft e Sony hanno finalmente firmato uno…
L'operatore virtuale di Vodafone torna alla carica e questa volta prova a tentare i clienti…
Google ha annunciato oggi l'arrivo di Bard anche in Europa e in Italia, dopo la…
L'accesso a Internet è diventato fondamentale nella nostra società sempre più digitale. Per garantire una…