Samsung è una fra le prime aziende nel settore mobile. Ogni anno crea prodotti nuovi rinnovando i suoi componenti interni. Tuttavia, c’è un componente che è ormai una pilastro negli smartphone dell’azienda coreana in questione, ovvero lo schermo Super AMOLED.
Usati nella fascia pià alta di prodotti, come la serie Galaxy S, sono apprezzati dall’utenza grazie ad un ottimo contrasto, colori vivaci e bassi consumi. Non sorprende quindi che diverse altre compagnie usino gli schermi di Samsung. Non solo aziende occidentali, ma anche quelle asiatiche come nel caso del recentissimo OnePlus 3.
Di recente si è fatta strada la notizia secondo cui Apple avrebbe messo gli occhi sulla tecnologia degli AMOLED. L’azienda della mela morsicata sembra possa essere interessata a questi display per implementarli sui dispositivi del 2017. Potrebbe essere proprio Samsung a fornire e realizzare per Apple lo schermo OLED per il futuro iPhone 8.
Nikkei, segmento della Borsa di Tokyo, afferma in un rapporto che l’azienda coreana avrebbe intenzione di investire circa 6.82 miliardi di dollari. Tale cifra servirebbe a soddisfare principalmente l’accordo firmato con Apple per il prossimo anno.
Nello specifico il rapporto dice:
“L’incremento della produzione di OLED conta circa l’80% degli investimenti del capitale di Samsung di questo anno. Assieme agli investimenti per gli schermi a cristalli liquidi convenzionali l’azienda ha raggiunto circa 4.3 miliardi di dollari negli ultimi 3 anni. Samsung sembra possa essere capace di produrre schermi OLED per un quantitativo di 300 milioni di schermi per smartphone ogni anno”
Quindi Samsung potrebbe raggiungere presto il traguardo di produrre pannelli OLED per 500 milioni di schermi all’anno.
Ricordiamo però che Samsung non è l’unica produttrice di schermi per Apple. Ci sono anche altri contendenti, come LG e Foxconn. Allo stato attuale delle cose Samsung detiene il 60% della produzione. Ciò si traduce in 100 milioni di pannelli AMOLED prodotti ogni anno per la compagnia di cupertino.
La relazione di oggi però specifica una spinta produttiva di oltre 200 milioni di pannelli in più all’anno. Ciò potrebbe significare che la quota di Samsung sia stata aumentata. Aumento dovuto a diversi fattori come la garanzia di controllo della qualità, sconti per volume, affidabilità e altre considerazioni. È anche possibile che il volume di pannelli destinati ad Apple non cambi. Samsung potrebbe aver deciso di anticipare i tempi dedicando la produzione anche ad altri OEM che nei prossimi anni potrebbero essere interessanti ai prodotti della compagnia coreana.
Nel report di oggi Nikkei afferma anche che:
“LG sta pianificando investimenti per oltre 8.6 miliardi di dollari per espandere, nei prossimi anni, la sua produzione di OLED a televisori ed altri pannelli. Japan Display spenderà 480 milioni di dollari per creare una nuova linea di produzione di OLED durante la primavera del 2017, con l’avvio della realizzazione programmato per il 2018 se non più tardi”
La relazione contiene anche un avvertimento da tenere in considerazione:
“La capacità produttiva dell’azienda aumenterà rispetto allo stimato volume di 320 milioni di unità del 2015. Ciò potrebbe risultare un onere sui guadagni”
La produzione di massa di Samsung dei suoi preziosi pannelli per l’uso da parte di altre aziende potrebbe essere tuttavia un’arma a doppio taglio: l’eventuale aumento della produzione potrebbe intaccare il bilancio finale dell’azienda, un rischio certamente non trascurabile.
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