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Corning Gorilla Glass: tutto ciò che c’è da sapere

Probabilmente non tutti sanno che la Corning Incorporated è stata fondata nel 1851, incredibilmente ben 165 anni fa, a CorningNew York. L’azienda è oggi una delle più importanti al mondo in merito all’innovazione riguardante la scienza dei materiali con una espansione in diversi campi: dalla comunicazione ottica alla scienza della vita, dalle tecnologie ambientali a quella dei display ed in particolare dei vetri, ceramiche e materiali per la fisica ottica. È, infatti, proprio un vetro particolarmente resistente che le ha fatto ottenere notevoli riconoscimenti in tutto il mondo, stiamo parlando del tanto noto quanto diffuso Corning Gorilla Glass, fulcro dell’approfondimento di oggi.

Corning Gorilla Glass: tutto ciò che c’è da sapere

Corning fece parte sin dal 1960 del Project Muscle, progetto volto alla realizzazione di vetri per applicazioni industriali e automobilistiche (ricordiamo la Dodge Dart e la Plymouth Barracuda del 1968) fino agli anni ’90, momento dal quale divenne necessario ridurre il peso delle vetture.

Come leader nelle “tecnologie del vetro”, Corning lavorò a partire dal 2005 sul settore dell’elettronica di consumo, notando che questo ultimo richiedeva vetri di copertura per il touch screen resistenti, durevoli alle pressioni e sottili. Naturalmente, resistenza ai danni e capacità di progettazione sono requisiti fondamentali. Un tale prodotto aiuta gli OEM (sigla inglese che sta per Produttore di Apparecchiature Originali) a realizzare prodotti capaci di migliorare l’esperienza utente offrendo schermi sottili, leggeri, elastici agli urti e non opacizzanti.

In meno di dieci anni Corning Gorilla Glass è diventato ormai uno standard di qualità nel settore, segno di qualità. A partire dal 2007 cominciò la commercializzazione dei suoi prodotti. Nel 2012 uscì il Gorilla Glass 2 con un incremento della resistenza agli urti del 25% riduzione dello spessore del 20%. Nel 2013 venne realizzato il Corning Gorilla Glass 3 con la tecnologia NDR (Native Damage Resistence) con ulteriore miglioramento della resistenza e riduzione della visibilità dei graffi e dei danni.

Secondo Square Trade Inc. è 10 volte più probabile la rottura del dispositivo piuttosto che venga perduto o rubato, questa statistica, anche se scarna, dimostra un problema comune e altamente diffuso al quale Corning ha sempre dedicato la sua completa attenzione.

Attualmente la suddetta azienda è arrivata a produrre il Corning Gorilla Glass 4 con resistenze agli urti oppure alle cadute. I test di laboratorio dimostrerebbero che la quarta versione del tanto noto vetro sarebbe resistito a cadute fino a due volte meglio del suo predecessore. Mentre l’urto dovuto ad una caduta su superficie ruvida rompe i vetri classici quasi nel 100% dei casi, il Gorilla Glass 4 sembra capace di resistere l’80% delle volte.

Molti acquirenti in cerca di uno smartphone da acquistare pretendono uno schermo con Gorilla Glass, requisito che spesso risulta determinante nella scelta del prodotto. Esistono più di 1.800 modelli con oltre 4.5 miliardi di dispositivi rilasciati sul mercato dotati di Gorilla Glass!

Secondo la suddetta società, più di 40 OEM hanno realizzato device dotati di Gorilla Glass ritenendo il prodotto e relativo marchio strumenti di vendita chiave. Fra le più grandi aziende che utilizzando il suddetto vetro troviamo HTC, LG, Acer, HP, Asus, Dell, Samsung, Lenovo, Microsoft, Motorola senza contare i giganti cinesi come Meizu, ZTE, Huawei e persino compagnie indiane come Micromax.

Recentemente, anche Ford Motor Company, celeberrima azienda produttrice di macchine e motori, ha annunciato che prevede di utilizzare il prodotto in questione per realizzare i suoi parabrezza, lunotto e paratia della sua Ford GT.

Per comprendere a pieno il Corning Gorilla Glass e la tecnologia che vi è dietro è necessario comprendere prima il concetto di “resistenza ai danni”, ovvero la capacità di un materiale di limitare la riduzione della forza dovuta ad imperfezioni valutate misurando la forza conservata da un materiale dopo che il danno si è già presentato.

Confrontando il vetro classico o altri tipi di vetri con il Gorilla Glass attraverso differenti test di resistenza, si nota quanto questo prodotto si distingua dalla massa. Nel video sottostante potrete visualizzare un confronto tra il Corning Gorilla Glass 2 e altri prodotti in diversi test di laboratorio.

Una delle caratteristiche chiave di questa tecnologia proprietaria di Corning è il processo di fusione proprietario: le materie prime sono scelte e miscelate accuratamente, e successivamente portate a temperatura di fusione in un trogolo, ovvero una sorta di vasca, in cui si ottiene la formazione di questa lunga lamina sottile, di qualche micron, di alta qualità e con una struttura molto omogenea, con una chiarezza ottica eccellente che poi viene tagliata a misura. La realizzazione avviene solo tramite macchinari e produzioni automatiche che evitano l’uso delle mani degli operai non sufficientemente precise e delicate da evitare danni.

Passando ad un approfondimento su modello microscopico, lo scambio ionico è uno dei fulcri di questa tecnologia: il vetro viene immerso in una bagno di sale fuso a circa 400 gradi Celsius nel quale gli ioni sodio sulla superficie si staccano dal vetro e vengono rimpiazzati dai più grandi ioni potassio. Al raffreddarsi del vetro gli ioni potassio occupano uno spazio maggiore e premendosi fra di loro con una forza maggiore rispetto agli ioni sodio creano una struttura compatta e resistente, capace di propagare urti e vibrazioni verso l’esterno piuttosto che separarsi e quindi rompersi.

In conclusione Corning Gorilla Glass è la risposta migliore alla resistenza con un processo di realizzazione che restituisce un prodotto altamente puro e raffinato, ottima texture levigata, superfici anche molto estese e sempre elastiche e durature ed una elevata chiarezza ottica. Inoltre, è molto sottile, con spessori che vanno dagli 0.4 mm 2 mm, permettendo ai pannelli touch risposte molto sensibili e dettagliate.

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