Muffa e condensa sulle pareti dei bagni comunitari e piccole camere spartane piene zeppe di letti. Benvenuti all’interno di un triste dormitorio a Shangai, in China, dove un gran numero di operai vivevano in condizioni quasi disumane per produrre i costosissimi iPhone di Apple.
È stato il Daily Mail, celebre giornale britannico, ad aver scoperto la terribile verità sulle pessime condizioni di vita dei lavoratori di Apple in Cina.
Stando a quanto riportato dal quotidiano, in passato il dormitorio ospitava più di 6.000 dipendenti, tutti provenienti dalle zone rurali della Cina, le più povere. All’interno di ogni singola stanza vivevano dalle otto alle dodici persone, e non esistevano i bagni privati: la doccia ed i bisogni andavano necessariamente fatti davanti a decine di colleghi.
La paga era di appena €300 al mese per lavorare dodici ore al giorno, sei giorni a settimana. Tuttavia in molti, forse i più disperati, decidevano di fare gli straordinari pur di racimolare qualche spicciolo in più. Ma una delle scoperte più assurde è che gli impiegati stessi erano costretti a pagare un affitto di €20 al mese per poter vivere all’interno del dormitorio!
Queste strutture vennero completamente abbandonate a febbraio dello scorso anno, quando più di 1.000 dipendenti furono licenziati in tronco in seguito al forte calo di vendite di iPhone e dei relativi accessori. Le rimanenti 5.000 persone vennero spostate all’interno di un secondo impianto, più vicino alle fabbriche.
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