Ashok Goel, un professore di informatica al Georgia Institute of Technology, ha recentemente organizzato un interessante esperimento utilizzando i propri studenti come cavie. Ha infatti assegnato loro una nuova assistente di nome Jill Watson, ma senza rivelare come in realtà fosse un’intelligenza artificiale! Jill portava a termine tutti i lavori tipici di un’assistente, come ad esempio ricordare agli studenti le date degli esami e rispondere ad eventuali domande. Il tutto via e-mail.
“Sembrava di avere una conversazione con un normale essere umano“, ha dichiarato uno degli studenti. “I messaggi erano sempre molto sterili e non era possibile intravedere da essi alcun tipo di personalità, ma questo in fondo vale per la maggior parte degli assistenti. Il loro lavoro è quello di fornire le giuste risposte agli studenti, e lo portano a termine con serietà.”
L’intelligenza artificiale è stata allenata da un gruppo di ricercatori facendole analizzare più di 40.000 messaggi su un forum di discussione. Inoltre, per evitare possibili errori, la macchina rispondeva unicamente alle domande alle quali era sicura di poter dare una risposta esaustiva. E nessuno se n’è reso conto… o quasi. A qualcuno qualche dubbio è venuto in quanto questa nuova assistente rispondeva fin troppo in fretta!
“I nostri assistenti umani vengono inondati ogni giorno di domande sempre uguali”, ha dichiarato il professor Goel, facendo notare che solo gli studenti della propria materia inviano più di 10.000 domande ogni singolo semestre!
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