WhatsApp, il più popolare servizio di messaggistica istantanea al mondo, ha recentemente implementato la criptazione end-to-end per tutti i dispositivi supportati, compresi cellulari Android, iOS, Windows Phone e Blackberry.
Grazie all’ultima versione dell’applicazione, testi, foto, video e chiamate vocali verranno spediti in maniera totalmente sicura. Questo significa che solo il mittente ed il destinatario del messaggio potranno accedere liberamente ai suoi contenuti. Nemmeno gli stessi impiegati di WhatsApp, rendendo quindi molto più difficile per la compagnia riuscire a collaborare attivamente con il governo.
La decisione è stata presa in seguito al coraggioso rifiuto da parte di Apple di realizzare una backdoor grazie alla quale poter accedere all’iPhone legato alla strage di San Bernardino. Tutti i dispositivi Apple sono infatti criptati in maniera end-to-end, rendendo impossibile anche per la stessa compagnia riuscire ad accedere a messaggi, chiamate e foto.
“Non dobbiamo permettere la creazione di un pericoloso precedente. Oggi sono a rischio sia la nostra libertà che la nostra autonomia”, aveva al tempo scritto su Facebook il CEO di WhatsApp Jan Koum.
A novembre del 2014, WhatsApp aveva già implementato questo genere di criptazione all’interno del proprio servizio, ma unicamente per i messaggi testuali. L’azienda ha speso gli ultimi due anni lavorando a stretto contatto con la Open Whisper System allo scopo di estendere la criptazione end-to-end a tutti i tipi di comunicazione.
“A partire da oggi, ogni singolo testo, foto, video o messaggio vocale inviato attraverso la nostra rete verrà criptato in maniera end-to-end. Tuttavia, affinché questo accada, sia il mittente che il destinatario dovranno aver installato l’ultima versione di WhatsApp“, ha annunciato proprio qualche ora fa Jan Koum su Facebook. “Anche le discussioni di gruppo e le chiamate verranno criptate.”
Questa modifica non avrà alcun effetto diretto sulla maggior parte degli utenti, che potranno continuano ad utilizzare WhatsApp come hanno sempre fatto. Risulterà tuttavia molto più difficile sia per i criminali che per le autorità governative riuscire ad accedere alle comunicazioni.
Come ha tuttavia dimostrato il caso di Apple e dell’iPhone legato alla strage, si tratta di un’impresa parecchio difficile, ma non impossibile. Aggiornando l’applicazione, gli utenti riceveranno una notifica da parte della stessa compagnia, che li avviserà delle modifiche appena implementate.
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