Operatori

TIM: 18 milioni di Km di fibra entro due anni

Tim è indubbiamente il primo operatore nazionale, scelto da moltissime famiglie italiane dispone oggi di oltre 10 milioni di kilometri di fibra ottica. Proprio in questi giorni, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha presentato, nel corso di una conferenza stampa, il progetto Enel, grazie al quale  si potranno impiegare i cavidotti e le strutture aeree della società energetica, per portare la Fibra nei condomini e negli appartamenti.

Chiaramente, per la realizzazione di un progetto così ambizioso, Enel avrà bisogno della collaborazione degli operatori, in modo da collocare la fibra nelle cabine primarie e secondarie, senza creare nuove strutture, ma  potenziando inizialmente i servizi già esistenti.

Tim ha pubblicato ieri sul sito ufficiale, i suoi progetti e i suoi “numeri” per i prossimi tre anni, nel corso dei quali l’operatore prevede di investire nell’innovazione 12 miliardi di euro, 4,8 miliardi dei quali per ultra-broadband e rete mobile.

Grazie a questi investimenti, entro il 2018, l’84% delle abitazioni del territorio italiano saranno coperte da reti ultrabroadband, partendo dalla buona base del 42%, già raggiunta alla fine dello scorso anno. Si parla soprattutto di FTTC (fiber-to-the-cabinet) e FTTH (fiber-to-the-home) che rispettivamente sono in grado di fornire velocità di download massime teoriche di 100 Mbps (in futuro 200 Mbps) e oltre il 200 Mbps (in futuro 1 GBit/s) grazie alla loro scalabilità.

A scoraggiare leggermente le compagnie telefoniche concorre un dato: anche se il ritmo di implementazione della rete in fibra è di circa 250 km di cavi ogni ora, solo 1 italiano su 10 raggiunto dalle nuove reti si abbona. Dati alla mano, possiamo affermare che solo l’11% degli utenti raggiunti dalla fibra è effettivamente abbonato, e il dato è rilevato anche da Fastweb, che conferma un bassissimo 10%.

Forse il problema potrebbe essere di tipo economico, e cioè gli italiani potrebbero considerare elevati i costi degli abbonamenti alla fibra ottica; eppure, tali costi si aggirano nella fascia dei 30/50 euro e si dimostrano perfettamente in linea con quelli degli altri Paesi dell’Unione Europea, come mostra anche il grafico sottostante.

La risoluzione del problema non sembra semplice, tanto che il Governo sta pensando da tempo di introdurre dei voucher che consentano alle famiglie più in difficoltà di ottenere sconti sugli abbonamenti, anche se questa potrebbe essere una risposta solo momentanea al problema.

Sarebbe invece auspicabile che gli operatori offrissero agli utenti pacchetti servizi sempre più completi dotati di prezzo fisso per telefono nazionale e cellulari, internet veloce, TV streaming, musica, videogames ecc.

Sperando che il problema venga risolto al più presto, non vediamo l’ora di poter usufruire dell’estensione della fibra ottica promessa da Tim!

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