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Google.org dona 20milioni di dollari per aiutare i disabili!

Google.org, ramo benefico e caritatevole di Google, ha stanziato ben 20 milioni di dollari da donare ad associazioni non profit di tutto il mondo per migliorare la tecnologia open-source fondamentale per aiutare le persone affette da disabilità.

L’organizzazione aveva precedentemente lanciato una sfida chiamata “Google Impact Challenge: Disabilities”, in seguito alla quale, proprio questa settimana, ha annunciato i 30 vincitori promotori dei progetti più tecnologici e innovativi: stampe di protesi in 3D, biblioteche digitali per i non vedenti e dispositivi in grado di trasformare delle semplici sedie a rotelle manuali in carrozzine elettriche di prim’ordine.

Wired riporta che il contributo medio donato alle associazioni è stato di 750.000$, ma che ben sei organizzazioni senza scopo di lucro hanno ricevuto 1 milione di dollari per finanziare progetti più ambiziosi e dunque costosi.

Tra le motivazioni alla base della donazione elencate da Google.org spicca sicuramente un dato numerico: più di un miliardo di persone in tutto il mondo sono affette da disabilità e “a prescindere dal loro Paese di provenienza, le difficoltà incontrate da tali persone sono sorprendenti”,  come ha dichiarato Brigitte Hoyer Gosselink, a capo dell’iniziativa. “Inoltre”, ha aggiunto la Gosselink, “una persona su tre affetta da disabilità vive in condizioni di quasi totale indigenza, mentre, in Paesi come gli Stati Uniti, il 50/70% dei disabili è disoccupato, e il dato è destinato ad aumentare all’80/90% nei Paesi in via di sviluppo”.

Google.org non è nuova a questo genere di iniziative, avendo già patrocinato anche in passato progetti volti ad abbattere barriere spesso insormontabili per i disabili grazie all’aiuto  della “smart engineering”. Il progetto “Perkins School for the Blind” ad esempio, aveva ricevuto 750.000 dollari con lo scopo di creare un’app di “micronavigazione” per permettere alle persone cieche di compiere semplici azioni quali salire sul bus scolastico o entrare in una porta senza bisogno di aiuto; un altro esempio è costituito dal progetto ” e-NABLE” che grazie ai 600.000 dollari ricevuti da Google.org consentiva la stampa di protesi 3D per i bambini che ne avevano bisogno.

Insomma, quando si tratta di aiutare i bisognosi, Google non si tira indietro, ma è sempre in prima linea. Chapeau!

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