La diffusione dei servizi di cloud storage è ormai capillare ed evidente, ma c’è stato un tempo in cui backup, condivisione e trasporto dei dati avvenivano quasi esclusivamente grazie all’uso di supporti esterni quali dischi ottici e chiavette USB.
Si tratta di prodotti forse fuori moda e sicuramente più costosi rispetto ai tanti servizi (spesso gratuiti) offerti dalle grandi aziende tecnologiche, ma l’esborso di cifre consistenti è ancora oggi giustificato da maggiori prestazioni, sicurezza e affidabilità.
Se è vero che il futuro sarà sempre più cloud, dunque, queste “vecchie” tecnologie continuano a raccogliere consensi e mantengono un’importante presenza sul mercato.
Nei casi in cui sia necessario spostare dati ingombranti (come potrebbe essere un video in FullHD), poi, lo stato attuale delle connessioni broadband nazionali rende impietoso il confronto tra servizi online e storage fisico.
Per questo motivo abbiamo deciso di provare per voi la pendrive SanDisk Ultra che, grazie anche al protocollo USB 3.0, si candida come strumento ideale al trasporto ed al backup di file multimediali e di grosse dimensioni. La versione da noi provata è quella da 256 GB di memoria, disponibile a circa 83 Euro su Amazon.
Decisamente scarna la confezione di vendita di questa chiavetta USB, che consiste in un semplice blister in plastica trasparente contenuto in una busta in cartoncino. Su quest’ultima sono indicate alcune specifiche tecniche della pennetta, e scopriamo così che questa dovrebbe raggiungere i 100 MB/s in lettura e i 40 MB/s in scrittura, sufficienti a garantire il trasferimento di un film da 1.2 GB in meno di 40 secondi.
All’interno del blister troviamo quindi la chiavetta USB 3.0, già visibile dall’esterno della confezione, ed un tagliando che assicura la licenza di un anno per il programma RescuePRO Deluxe. Si tratta di una semplice utility che permette di recuperare file cancellati per errore o a causa di danni alla memoria flash, compatibile con una vasta gamma di estensioni (RAW, avi, MP3…) e di supporti (pendrive, MicroSD, CompactFlash…).
L’assenza di accessori ci permette di concentrarci subito sulla chiavetta, costruita in solida plastica nera e caratterizzata da un meccanismo a scorrimento che consente di nascondere e proteggere il connettore USB. La sua parte superiore, che purtroppo fa largo uso di parti lucide che tendono a graffiarsi facilmente, presenta il logo SanDisk, l’indicazione della compatibilità con USB 3.0 (riconoscibile anche dal classico uso di plastica azzurra) ed il pulsante per lo scorrimento caratterizzato da un pattern antiscivolo.
La parte inferiore di questa SanDisk Ultra, invece, è in plastica satinata e riporta il modello della chiavetta, la sua capacità, i loghi di certificazione ed i seriali. Nella media, infine, le dimensioni complessive, che si fermano a 56 x 21 x 9 mm, mentre l’asta della bilancia non supera i 15 grammi.
Per iniziare abbiamo deciso di verificare che i parametri prestazionali dichiarati dal produttore siano rispettati dall’esemplare in nostro possesso, ed abbiamo quindi sottoposto la chiavetta al benchmark di AS SSD utilizzando sia il file system exFAT (utilizzato di fabbrica da SanDisk) che il più rodato NTFS. I risultati hanno mostrato un buon comportamento in lettura e scrittura sequenziale ed uno pessimo negli stessi test con pacchetti da 4 KB, spingendoci ad approfondire i test.
Usando ATTO Disk Benchmark, dunque, abbiamo verificato che in lettura le indicazioni del produttore sono già rispettate utilizzando pacchetti da 64 KB (ed ampiamente superate con file più grandi), mentre quelle in scrittura non sono, seppur di poco, quasi mai raggiunte. Le prestazioni si sono poi rivelate dipendenti dal file system utilizzato ed hanno mostrato, nel caso del vecchio NTFS, un picco in scrittura con l’uso di pacchetti da 256 KB, che rappresenta l’unico caso in cui la pennetta ha superato i 40 MB/s dichiarati. Dobbiamo segnalare, comunque, che nei test effettuati exFAT è stato in media più performante di NTFS.
Come ultimo test, per concludere, abbiamo provato la velocità di trasferimento con alcuni file multimediali: un film HD da 1.41 GB in formato avi, uno da 3.2 GB in Full HD (formato mtk) ed un BDRip da 8.16 GB.
Grazie al primo video, in particolare, abbiamo verificato che è possibile copiare sulla chiavetta un film in circa 40 secondi (in lettura ne sono bastati appena 13), mentre gli altri test sono serviti a mostrare la stabilità delle prestazioni.
Il file da 3.2 GB, quindi, è stato scritto in 95 secondi e letto in 30 secondi, mentre il più grande dei tre ha richiesto circa 4 minuti per essere copiato sulla pendrive e 81 secondi per essere letto. Vi ricordiamo infine che tutte le prove sono state effettuate utilizzando il protocollo USB 3.0.
L’aspetto prestazionale non è l’unico da tenere in considerazione quando si medita l’acquisto di una flash drive, sopratutto se questa è di grossa capienza e (di conseguenza) abbastanza costosa.
Il rischio di comprare un prodotto poco affidabile che si rompa dopo pochi cicli di scrittura, ad esempio, può essere decisivo nella ricerca della chiavetta perfetta per le proprie necessità, e per questo abbiamo deciso di sottoporre l’esemplare di SanDisk Ultra in nostro possesso al test di resistenza di Anvil’s Storage Utilities.
La pennetta è stata quindi sottoposta a due giorni di test, pari a più di 15 TB di dati scritti, ed è sopravvissuta alla nostra tortura senza riportare danni. Segnaliamo, inoltre, come durante il test le temperature della pendrive non siano mai diventate eccessive (il che è un bene per la vita dei chip integrati). Il prodotto, infine, non sembra purtroppo compatibile con il sistema di monitoraggio S.M.A.R.T. (Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology).
Se la confezione di vendita non è affatto ricca al punto di vista della dotazione di accessori hardware, non si può dire lo stesso dal punto di vista software. Oltre ad includere licenza per RescuePRO Deluxe, infatti, il device contiene gli eseguibili di SanDisk Secure Access, un utile tool che permette di criptare con una semplice procedura guidata tutti i dati contenuti all’interno della chiavetta.
Possiamo dire, quindi, che la chiavetta USB 3.0 SanDisk Ultra da 256 GB da noi provata rappresenta una buona scelta per chi cerca un prodotto sicuro, affidabile e dalle prestazioni sufficienti.
Proprio queste ultime, infatti, si sono rivelate il vero punto debole di questa soluzione: se velocità di lettura sequenziale nell’ordine dei 130 MB/s sono nella media, infatti, il risultato in scrittura è appena sufficiente e quello con pacchetti 4K davvero scarso.
Questo prodotto, di conseguenza, è indicato per il trasporto, la condivisione ed il backup di file di grosse dimensioni (come video e foto ad alta risoluzione), ma non ad un uso più intenso che preveda la scrittura di numerosi file di piccole dimensioni.
Il listino del device, infine, è in linea con le caratteristiche offerte: la pendrive SanDisk Ultra da 256 GB è disponibile su Amazon a circa 83 Euro, un prezzo simile a quanto praticato dalla concorrenza per chiavette dalle specifiche analoghe.
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