Pare che gli astronauti si sentano incredibilmente deboli quando tornano a casa, e non solo a causa della differenza di gravità. La loro produzione di globuli rossi cala infatti a picco quando si trovano nello spazio, portando a profondi malesseri una volta sulla Terra.
Ma perché accada questo? È proprio quel che si è chiesto un gruppo di ricercatori canadesi a bordo della International Space Station (ISS). Gli scienziati hanno infatti deciso di studiare in modo più approfondito sia il comportamento dei globuli rossi e bianchi che il livello di grasso all’interno del midollo osseo, osservando eventuali cambiamenti prima, durante e dopo il viaggio spaziale.
In questo modo non solo sarà possibile capire con maggiore precisione quali sono gli effetti della microgravità, e della conseguente mancanza di attività muscolare, sulle cellule del sangue, ma anche fino a che punto questi sono reversibili. Qual è insomma il tempo necessario per far tornare questi valori alla normalità?
Questi studi potrebbero aiutare gli astronauti a rimenere in salute al termine delle future missioni, aumentando ad esempio il tempo dedicato all’esercizio o ideando dei medicinali appositi. Non saranno quindi più costretti a preoccuparsi delle pessime condizioni fisiche quando torneranno sulla Terra o atterreranno su un altro pianeta. Questa ricerca potrebbe tuttavia aiutare anche moltissime persone qui sulla Terra, purtroppo costrette a letto a causa di malattie che limitano la mobilità del corpo.
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