I proiettili calibro .50 sono tra le munizioni più grandi che è possibile inserire all’interno di un normale fucile o mitragliatore. Le loro dimensioni e raggio d’azione li rendono particolarmente efficaci per neutralizzare i nemici a grandi distanze. Colpito l’obiettivo però, a causa dell’enorme forza cinetica, questo tipo di proiettile spesso continua a viaggiare per la propria traiettoria, a volte ferendo o uccidendo dei passanti innocenti.
È proprio per questo motivo quindi che l’Esercito degli Stati Uniti d’America ha recentemente approvato il brevetto per dei proiettili che si autodistruggono subito dopo aver colpito il nemico.
Stando a quanto dichiarato dai ricercatori dello U.S. Army Armament Research, Development and Engineering Center, non appena il proiettile viene sparato, un materiale pirotecnico al suo interno prende immediatamente fuoco, trasformando in pochi secondi il calibro .50 in un oggetto aerodinamicamente instabile. È quindi possibile decidere a priori quanto a lungo il proiettile volerà prima di perdere completamente la propria forma originale, facendo calare a picco la velocità.
I ricercatori Brian Kim, Mark Minisi e Stephen McFarlane presentarono la propria idea il 7 maggio 2013, ma il brevetto è stato approvato appena qualche mese fa. Tuttavia, nonostante la tecnologia potrebbe aiutare a ridurre enormemente i danni collaterali causati dai proiettili in zone densamente popolate, non c’è certezza che il progetto verrà effettivamente finanziato.
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