Apple Pay arriva in Cina. Destinato al fallimento?

A due anni dal lancio ufficiale negli Stati Uniti, oggi Apple Pay arriva finalmente anche in Cina. La compagnia californiana dovrà ora riuscire ad infiltrarsi all’interno di un mercato già consolidato. “Siamo sicuri che la Cina si rivelerà un paese importantissimo per Apple Pay”, ha tuttavia dichiarato ottimisticamente Jennifer Bailey, vicepresidente del servizio, in una recente intervista a Pechino.

Nonostante l’enorme fiducia mostrata dall’azienda, siamo certi che Apple Pay non avrà vita facile in Cina. Che infatti una compagnia straniera riesca di punto in bianco a convertire milioni di consumatori alla propria applicazione è un’impresa quasi impossibile. Basti pensare che addirittura negli Stati Uniti la diffusione di Apple Pay è stata ostacolata dallo scetticismo dei rivenditori!

“Solitamente le persone cambiano servizio solo se la concorrenza riesce ad offrire un’esperienza di gran lunga migliore”, ha affermato Mark Natkin, fondatore di Marbridge Consulting. “Apple dovrà riuscire a garantire non solo una maggiore sicurezza, ma anche una maggiore semplicità di utilizzo.”

Nonostante tutto, la Cina continua ad essere il secondo mercato più importante per Apple, ed il più grande al mondo per quanto riguarda gli smartphone in generale. Stando infatti a quanto riportato dal China Internet Network Information Center, nel 2015 più di 358 milioni di persone hanno effettuato acquisti utilizzando un’applicazione per cellulare. Un numero maggiore dell’intera popolazione degli Stati Uniti!

Al momento la maggior parte degli acquirenti utilizza i servizi di due delle compagnie più importanti del paese, che ormai da anni dominano il mercato incontrastate. Tencent Holdings Ltd gestisce infatti WeChat Payment, mentre Alibaba Group Holding Ltd, in collaborazione con Ant Financial Services Group, si occupa di Alipay.

“Il mercato locale dei sistemi di pagamento via smartphone è ormai completamente saturo. In Cina nessuno è interessato ad Apple Pay“, ha dichiarato un rivenditore che ha preferito rimanere anonimo per paura di danneggiare i propri affari. “Apple Pay è la soluzione ad un problema che non esiste.”

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