Categorie: Tech

Una nuova tecnologia potrebbe segnare il ritorno della lampadina ad incandescenza

Un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha ideato un modo per aumentare incredibilmente l’efficienza della classica lampadina ad incandescenza, la cui tecnologia non ha fatto praticamente alcun passo in avanti da quando venne inventata da Thomas Edison, più di un secolo fa!

La lampadina ad incandescenza funziona facendo passare elettricità attraverso un filo arricciato di tungsteno. La strada, incredibilmente lunga e tortuosa, percorsa dagli elettroni presenta un’altissima resistenza elettrica, che riscalda il filamento a più di 2500 °C! E a quella temperatura il tungsteno brilla proprio della tipica luce giallastra delle lampadine ad incandescenza.

Tuttavia, di tutta l’energia utilizzata, appena il 2% viene trasformata in luce visibile ai nostri occhi. La maggior parte dell’elettricità viene infatti sprecata nella produzione di luce infrarossa e grossissime quantità di calore.

Ottengono risultati decisamente migliori le nuove tecnologie, come quella della luce al neon, il cui coefficiente di efficienza normalmente oscilla tra il 7% ed il 13%, e quella delle lampadine a LED, che va invece dal 5% al 15%. Molti consumatori sembrano tuttavia preferire la tipica luce giallastra delle classiche lampadine.

Pare però che un ingegnoso gruppo di scienziati, guidato dai fisici Ognjen Ilic, Marin Soljačić, e John Joannopoulos, sia riuscito ad aumentare esponenzialmente l’efficienza delle lampadine ad incandescenza grazie all’utilizzo di un nuovo materiale, denominato cristallo fotonico.

Il filamento di tungsteno viene avvolto infatti da un sottile strato di cristallo fotonico, che filtra la luce visibile ma riflette invece quella infrarossa, che viene rispedita indietro al filamento metallico, riscaldandolo ed aumentando la sua luminosità.

Stando a quanto dichiarato da Ilic e Soljačić, grazie a questa nuova tecnologia sarà potrebbe essere teoricamente possibile raggiungere un’efficienza del 40%, stracciando la concorrenza delle lampadine al neon e a LED. Se l’idea del cristallo fotonico dovesse rivelarsi vincente, tra qualche anno nelle nostre case potrebbe tornare la cara, vecchia lampadina di Edison!

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