Buon compleanno Wikipedia! La famosa enciclopedia online festeggia oggi il suo 15° anno di vita, dimostrandosi abbastanza longeva considerando l’odierna mutevolezza di Internet e la durata media dei suoi siti.
Sebbene Wikipedia abbia questa decennale storia alle spalle, possiamo affermare che essa abbia effettivamente raggiunto da poco la maturità; la sua particolarità è da sempre la possibilità data a tutti gli utenti di modificarne i contenuti, una peculiarità talmente apprezzata dal pubblico da scalzare in pochi anni, “istituzioni in materia” già consolidate come la “Encyclopedia Britannica”.
Una tappa importante per la storia di Wikipedia si è registrata nel 2006, quando il comico Stephen Colbert, in una puntata del suo show “The Colbert Report” coniò il termine “wikiality”, mettendo ironicamente in luce uno dei principali punti deboli dell’enciclopedia: poiché su Wikipedia ogni utente può modificare una voce purché un numero sufficiente di utenti concordi con la sua modifica, si corre il rischio di far circolare definizioni impregnate delle idee e delle opinioni di un ristretto gruppo di persone.
Per perorare la sua causa, Colbert ha chiesto al suo pubblico di aggiungere informazioni errate alla voce di Wikipedia sugli elefanti; la grande partecipazione all’esperimento ha richiesto una risposta da parte di Jimmy Wales, co-fondatore di Wikipedia, che sempre nel 2006, al Wikimania, incontro annuale tra i redattori e gli amministratori del sito, ha reso nota l’esigenza di un cambiamento delle priorità del sito, dichiarando che l’azienda avrebbe prestato maggiore attenzione alla qualità delle voci, sacridicando se necessario la quantità dei redattori.
Al risultato positivo raggiunto, ha fatto seguito tuttavia un dato abbastanza negativo, ovvero il calo dei “redattori volontari” delle voci dell’enciclopedia; il mantenimento della qualità perseguito dagli amministratori, ha reso più elevati anche gli standard che le informazioni contenute su Wikipedia dovevano raggiungere, e di conseguenza ha allontanato parecchi editori.
Inoltre, per ironia della sorte, la drastica diminuzione dei redattori ha condotto nuovamente al problema iniziale: pochi editori, poche opinioni, asservimento alle idee dominanti di questa “oligarchia”.
Ciò ha reso le cose ancora più complicate: Wikipedia è nata con lo scopo di far contribuire utenti diversi alla compilazione di voci e definizioni esaustive, ma un eccesso di “democrazia” ha generato il caos; gli amministratori hanno allora ristretto la cerchia e si sono assicurati che solo in pochi potessero modificare le voci, ma il fatto che a scrivere fossero solo pochi utenti ha creato nuovamente il rischio di far circolare solo le loro opinioni come dominanti. Si era giunti dunque ad un impasse.
Oggi, a quindici anni di distanza da quel 2001 in cui Wales e il suo socio Larry Sanger hanno fondato Wikipedia, il sito è vicino al raggiungimento di una situazione di equilibrio.
Sebbene il numero di editori sia drasticamente sceso a partire dal 2006, la Wikipedia Foundation fa sapere che le cose stanno iniziando a stabilizzarsi; Wales è stato parzialmente allontanato dal progetto e con l’arrivo di nuovi dirigenti, il sito ha adottato una posizione decisamente più amichevole nei confronti dei nuovi arrivati.
La stabilizzazione di Wikipedia è di rilevanza fondamentale; non solo è uno dei dieci servizi più popolari su Internet insieme a Facebook, Google e Amazon, ma è anche la fonte principale di informazione per la maggior parte degli utenti del web. Cercando una parola, un personaggio o un avvenimento su Google, la prima fonte di informazioni giunge sempre da Wikipedia, e solitamente gli utenti si fidano di ciò che leggono, dunque è essenziale che il sito si attenga a riportare la verità, o almeno una verità oggettivamente condivisibile.
E la verità è il fine ultimo di Aaron Halfaker, membro della Wikipedia Foundation, che si impegna dal 2011 per arginare la diminuzione dei redattori del sito e che ha recentemente presentato, insieme al suo team, un nuovo sistema di intelligenza artificiale che potrebbe aiutare Wikipedia a distinguere velocemente tra modifiche apportate per danneggiare il sito (quasi in maniera vandalica) e modifiche corrette e ben intenzionate. Ovviamente le intenzioni positive verranno premiate e incoraggiate, mentre gli atti di vandalismo verranno ridotti anche grazie all’aiuto delle forze di polizia.
Insomma è decisamente apprezzabile l’impegno degli amministratori di Wikipedia nel voler fornire un servizio efficiente anche a costo di rinnovare costantemente il proprio operato; possiamo solo augurarci che i problemi di questi “primi” quindici anni di vita vengano risolti e ricordare che la questione della veridicità del sapere ha accompagnato per secoli anche la cultura “in formato cartaceo”, era dunque inevitabile che il problema si sarebbe presentato prima o poi anche come prerogativa delle enciclopedie online.
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