Un giudice di Sao Paulo ha ordinato la scorsa notte il blocco totale di WhatsApp in Brasile per due interi giorni! La notizia ha generato grandissimo scalpore, in quanto l’applicazione viene utilizzata ogni giorno da oltre 93 milioni di utenti in tutto il paese!
Il motivo di tale blocco non è ancora chiaro, ma sembra sia stato causato dal rifiuto da parte di WhatsApp di collaborare ad alcune indagini fornendo al governo brasiliano le conversazioni di alcuni criminali. Le vere colpevoli paiono però essere le compagnie di telecomunicazioni locali, che, vedendo in WhatsApp un pericoloso avversario, tentano ormai da mesi di convincere l’amministrazione a far classificare l’applicazione come illegale.
Ma l’oscuramento temporaneo di WhatsApp sembra poca cosa se comparato al terribile piano di censura che il Brasile sta cercando di attuare: è stata recentemente infatti approvata una legge che costringerà i cittadini ad inserire il proprio indirizzo, numero di telefono e codice fiscale ogni qualvolta vorranno accedere a particolari applicazioni o siti internet. Inoltre, il governo potrà liberamente ‘criminalizzare’ e censurare certi messaggi, scritti su Facebook ed altri servizi simili, considerati particolarmente dissidenti.
Mark Zuckerberg ha per il momento affermato di star lavorando duramente per far sbloccare WhatsApp il più velocemente possibile. Ha inoltre dichiarato di essere rimasto incredulo di fronte a tale decisione, in quanto il Brasile veniva considerato un importante alleato nella lotta a favore dell’internet libero.
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