Anonymous ha hackerato il sito degli organizzatori del summit sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, che si sta tenendo in questi giorni a Parigi. Il gesto è un chiaro atto di protesta contro gli arresti degli attivisti nella capitale francese.
Gli hackivisti hanno pubblicato sul loro sito i nomi, i numeri di telefono, i nomi utente, gli indirizzi e-mail e le domande segrete con annesse risposte degli organizzatori, per rispondere agli arresti ai danni dei manifestanti in marcia a Parigi domenica scorsa. Stando alle loro dichiarazioni gli attivisti stavano portando avanti una protesta pacifica, quando sono stati affiancati da un gruppo di anarchici che hanno incominciato a scontrarsi con la polizia; in seguito a questi scontri nella capitale francese sono state vietate tutte le proteste pubbliche, sulla scia anche dello stato di emergenza dichiarato a seguito degli attentati terroristici di tre settimane fa.
I funzionari cui Anonymous ha hackerato i dati sono provenienti dal Regno Unito, dalla Svizzera, dal Perù, dalla Francia e dagli Stati Uniti; Oliver Farnan, ricercatore di sicurezza presso la Network Security Cyber Oxford University, ha dichiarato che questo attacco mette in luce gravi problemi di vulnerabilità nella protezione dei dati degli organizzatori.
Il danno sembra risolvibile cambiando tutti gli account e le password, ma ha tuttavia dimostrato scarsa attenzione nel controllo della sicurezza di questo genere di summit.
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