Il CEO di Apple, Tim Cook, difende l’azienda dalle accuse di razzismo che gli sono piovute addosso sui social in seguito all’allontanamento di sei studenti di Melbourne da un Apple Store. Cook ha affermato che quanto è accaduto è assolutamente distante ed estraneo dai valori di Apple e che il razzismo è un messaggio che l’azienda non vorrebbe mai diffondere né veder diffuso dai suoi clienti.
Cook ha reso noto il suo pensiero attraverso una email aziendale che è stata diffusa anzituto da BuzzFeed e poi da molti altri siti giornalistici e non.
In effetti, il senior manager dell’Apple Store incriminato si era già scusato con i ragazzi tornati sul luogo della vicenda con il preside della loro scuola, ma stando alle parole del CEO di Apple, questo non è abbastanza. Cook si dice convinto del fatto che questo sia stato solo un incidente isolato e non un modus operandi proprio degli Store; l’incidente dovrà comunque servire come opportunità di crescita per l’azienda, fermo restando che verranno ricordate a tutti i dipendenti degli Store le norme da tenere in materia di relazioni con i clienti.
Speriamo che le parole di Tim Cook servano a placare la polemica che impazza sui social e allontanare definitivamente le accuse di razzismo dall’azienda di Cupertino.
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