Qualcomm presenta ufficialmente Snapdragon 820

Il 2015 non è stato un anno molto felice per Qualcomm.
La concorrenza si è fatta più agguerrita, con MediaTek che si sta ritagliando importanti fette di mercato grazie alla bontà delle sue ultime produzioni, e Samsung, che con l’ultimo Exynos 7420 e il suo processo produttivo a 14 nm ha settato un nuovo standard nella produzione dei chipset mobile.
Se a ciò aggiungiamo gli ormai famigerati problemi termici derivati da Snapdragon 810, si intuisce come Qualcomm sia sotto gli occhi di tutti, nell’attesa di un risvolto positivo della situazione.

E questo risvolto potrebbe essere arrivato, dato che oggi Qualcomm ha presentato ufficialmente il nuovo Snapdragon 820.

Iniziamo col dire che la più grande differenza, rispetto al precedente octa-core Snapdragon 810, è sicuramente il ritorno ad un processore di tipo quad-core, con core personalizzati dalla stessa Qualcomm; più precisamente, abbiamo una CPU con architettura Kryo di tipo ARMv8 a 64-bit, con frequenze fino a 2.2 GHz.

Qualcomm ha affermato di essersi voluta soffermare in particolar modo sull’ottenere il miglior rapporto prestazioni/consumi, andando a concentrarsi sul bilanciamento dell’efficienza del processore, ripartizionando il più possibile i carichi di lavoro tra i vari settori del SoC.
A tal proposito, degno di nota è sicuramente il nuovo processo produttivo FinFET a 14 nm, realizzato grazie al lavoro svolto in sinergia con Samsung.
Parlando di RAM, sarà supportato il dual-channel di tipo DLDDR4 con frequenze massime di 1866 MHz.

La progettazione di Snapdragon 820 è stata concentrata su due fattori ben precisi: ottimizzazione dei consumi ed efficienza dei processi: da questo nasce Symphony System Manager.
Grazie a questa funzionalità, il sistema si comporterà come un vero e proprio “direttore sinfonico”. Il SoC potrà quindi ripartizionare le varie mansioni da svolgere sui propri vari componenti, ovvero CPU, GPU, DSP ed ISP, in modo da non andare a pesare necessariamente sulla CPU quando non necessario, velocizzando così i processi ed affinando i consumi energetici.

Abbiamo parlato di componenti del SoC, andiamo ad analizzarli nel dettaglio.

Per quanto riguarda la GPU, Qualcomm introduce la nuova serie Adreno 5xx; nel caso di Snapdragon 820 troviamo la top di gamma Adreno 530, mentre la Adreno 510 vedrà la sua comparsa su Snapdragon 620 e 618.
Concentrandoci sulla Adreno 530, avremo una frequenza di clock di circa 650/736 MHz ed una potenza di calcolo attorno ai 550 GFLOPS.
Stando alle dichiarazioni di Qualcomm, con questa nuova GPU avremo, in termini di prestazioni e risparmio energetico, un incremento del 40% rispetto alla precedente Adreno 430.
Dal punto di vista delle API, con la serie Adreno 5xx avremo pieno supporto alle OpenGL ES 3.1 + AEP (Android Extension Pack), Renderscript, Vulkan e OpenCL 2.0 con tecnologia SVM (Shared Virtual Memory), con il quale viene introdotto il virtual addressing a 64 bit che, lavorando a stretto contatto con la CPU, velocizzerà i processi grafici.

Rimanendo sempre in ambito multimediale, è sicuramente degno di nota lo Spectra Camera ISP, il nuovo processore dual-ISP a 14 bit che si occuperà del comparto fotografico sui dispositivi che monteranno Snapdragon 820.
Oltre ad introdurre il supporto per sensori fino a 28 mega-pixel e alla possibilità di andare ad interagire manualmente sui vari controlli fotografici, abbiamo delle novità per quanto riguarda lo sfruttamento delle potenzialità di tali sensori.
Lo Spectra ISP sfrutterà una nuova interfaccia di tipo MIPI C-PHY, che permetterà di velocizzare gli algoritmi dei sensori per un’acquisizione ed elaborazione dati più veloce.
Grazie a tutto ciò, sarà possibile, ad esempio, la registrazione di video in 4K a 60 fps e video in slow-motion in HD fino a 240 fps.
Inoltre, potranno essere implementate tecnologie di autofocus ibride, con la capacità di acquisire un maggior numero di dettagli, specialmente in situazioni di scarsa luminosità.

Oltre a ciò, Snapdragon 820 introduce il nuovo processore DSP Hexagon 680, grazie alla quale il SoC potrà gestire in maniera più efficiente alcune attività, senza farne carico sulla CPU, andando quindi ad incidere positivamente sull’efficienza energetica.
Per fare qualche esempio, sarà possibile aumentare in maniera considerevole la durata della batteria mentre si ascolta della musica, o durante l’utilizzo del GPS in situazioni di scarso segnale.
Non solo, DSP e ISP potranno lavorare all’unisono nel reparto fotografico tramite l’Hexagon Vector Extensions (HVE), grazie al quale sarà possibile elaborare in maniera migliore situazioni di scarsa luminosità, andando a migliorarne sia la resa che il consumo energetico.

Probabilmente lo step più grande lo abbiamo per quanto riguarda il lato connettività.
Innanzitutto, all’interno di Snapdragon 820 è presente un modem LTE X12.
Avremo un supporto LTE Cat12 in download che permetterà di gestire fino a 600 Mbps, e LTE Cat13 in upload, con punte fino a 150 Mbps, risultati che sono praticamente il triplo di quanto visto sul modem presente su Snapdragon 810.
Come sappiamo, Qualcomm rappresenta l’eccellenza per quanto riguarda le connessioni mobile. In Snapdragon 820 è stato introdotto il supporto alle prossime reti di tipo LTE-U, un nuovo concetto di reti mobile che verranno introdotte del 2016, con le quali sarà possibile, tramite l’utilizzo di sub-celle, una migliore connettività in ambienti “difficili”, ad esempio centri commerciali, stazioni, gallerie etc.
Abbiamo ulteriori passi in avanti anche per quanto riguarda la connettività Wi-Fi, grazie al nuovo chip implementato con standard 802.11ac 2×2 MU-MIMO con supporto alla tecnologia Voice-over-LTE (VoLTE).
Se ciò non bastasse, l’hardware implementato su Snapdragon 820 supporterà anche il prossimo standard in arrivo, ovvero l’802.11ad, le cui potenzialità permetteranno, ad esempio, lo streaming simultaneo di più fonti video in 4K, sicuramente molto utile con l’utilizzo di piattaforme streaming come Netflix e Hulu.

Abbiamo già parlato di comparto energetico parlando del nuovo DSP, ma non è finita qua.
Seppur le innovazioni nel settore delle batterie siano sempre ad un punto abbastanza stagnante, sono stati fatti passi notevoli per quanto riguarda la ricarica dei devices.
Se già la tecnologia Quick Charge 2.0 ci aveva aiutato a tal proposito, sicuramente l’introduzione della nuova Quick Charge 3.0 non può che farci felici.
I cambiamenti rispetto alle tecnologie precedenti saranno notevoli, con una diminuzione dei tempi di ricarica fino al 50% rispetto a Quick Charge 1.0 e del 38% rispetto a Quick Charge 2.0, grazie ad un aumento di tensione di 200 mV e ad un range energetico tra i 3.6V e i 20V.

Ultimo, ma non ultimo, il fattore sicurezza.
Per quanto il mondo mobile, rispetto al mondo PC, sia sicuramente meno preso di mira da virus e malware, è sotto gli occhi di tutti come ciò stia comunque prendendo sempre più piede anche sui nostri smartphone.
A tal proposito, Qualcomm ha pensato di introdurre la tecnologia Smart Protect, la quale potrà essere sfruttata dagli sviluppatori e dai produttori per filtrare in maniera ancora più certosina i file dannosi per il sistema, andando così ad agire direttamente dal nucleo del dispositivo, potendo così anche anticipare gli antivirus eventualmente presenti sul nostro dispositivo.

Tirando le somme, possiamo sicuramente dire che il lavoro svolto da Qualcomm è notevole, con l’introduzione di un numero notevole di innovazioni, ma soprattutto con un occhio all’efficienza piuttosto che alla mera potenza.
Attendiamo quindi il 2016 e l’arrivo dei prossimi dispositivi con a bordo Snapdragon 820 per poter confermare la bontà del lavoro dell’azienda.

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