Stando ad Edward Snowden, ex-dipendente della National Security Agency che nel 2013 rese pubblici moltissimi documenti riguardanti la NSA, la pubblicità in rete non sarebbe solo estremamente fastidiosa, ma in alcuni casi anche potenzialmente pericolosa.
“Finché i service provider consentiranno l’impiego di pubblicità con un’alta quantità di contenuti attivi, che per funzionare correttamente si avvalgono di software come Javascript o Flash, se tenete alla vostra sicurezza dovreste assolutamente utilizzare un programma per bloccare le pubblicità”, ha affermato Snowden in una lunga intervista con il The Intercept.
Snowden di certo non mente. Non solo le pubblicità possono essere realmente utilizzate per infettare con dei virus i poveri utenti ignari, ma stando ad un resoconto di Cyphort, azienda americana che si occupa di sicurezza sulla rete, nell’ultimo anno il numero di malware nascosti all’interno delle pubblicità sarebbe addirittura triplicato.
E spesso non sono solo le pagine palesemente sospette quelle ad infettare i propri lettori. Anche siti molto popolari e ben conosciuti, come The Economist, Forbes e Yahoo, hanno recentemente sofferto di alcuni casi di pubblicità malevola. Inoltre, a volte non è solo una questione di virus: questo tipo di pubblicità può infatti attaccare i propri cookies ai lettori, permettendo poi alle compagnie pubblicitarie di tracciare con facilità gli utenti sul web.
Sembra comunque che i consigli di Snowden questa volta siano stati ascoltati: stando ad un resoconto pubblicato quest’anno da Adobe e PageFair, infatti, sarebbero già oltre 200 milioni le persone in tutto il mondo che utilizzano attivamente software per bloccare la pubblicità.
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