Stando a quanto emerso da un recente post di Terry Myerson, vice presidente esecutivo di Microsoft, l’aggiornamento a Windows 10 potrebbe arrivare in modo più “aggressivo”.
L’azienda sta infatti puntando tutto sul suo nuovo sistema, e si aspetta addirittura 1 miliardo di installazioni entro tre anni. Tra queste installazioni, tuttavia, potremmo trovarne alcune non gradite dagli utenti. A partire dal prossimo anno Microsoft renderà infatti l’aggiornamento a Windows 10 un normale aggiornamento consigliato in “alcuni computer”. Di fatto ciò significa che gli utenti con aggiornamenti automatici attivi potrebbero scaricare il nuovo sistema operativo senza saperlo, anche se sarà data la possibilità di non installarlo dopo il download, e saranno comunque concessi 31 giorni per tornare, eventualmente, alla versione precedente.
Per alcuni utenti, soprattutto coloro che utilizzano Windows 7 ed hanno a disposizione connessioni ad internet limitate, questo tipo di politica di aggiornamento potrebbe risultare poco gradita. Si tratta infatti di scaricare diversi gigabyte di dati che contengono l’intero sistema, ed alcuni utenti, non essendo consapevoli dell’arrivo di un aggiornamento tanto corposo, potrebbero incorrere in problemi con le connessioni limitate.
Microsoft è molto fiduciosa nell’apprezzamento di Windows 10, e probabilmente questo tipo di politica “aggressiva” risulterà necessaria per consentire all’azienda di basare tutto il proprio lavoro sul nuovo sistema e sul relativo ecosistema.
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