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Samsung: sempre più vicino l’arresto di Lee Jae-yong

A poche settimane dall’arrivo sul mercato del Galaxy S8, Samsung si scontra con la bufera che ha portato prima alla rimozione del presidente Park Geun-hye ed adesso alla richiesta d’arresto del vice-presidenteLee Jae-yong.

Le accuse da parte degli inquirenti sarebbero dicorruzione edappropriazione indebita a seguito di tangenti, per l’ammontare di circa 18 milioni di dollari, che Samsung avrebbe versato ad alcune fondazioni diChoi Soon-sil, consigliera dell’azienda.

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Samsung: sempre più vicino l’arresto di Lee Jae-yong

La motivazione dietro a queste donazioni sospette starebbe nel tentativo da parte dei dirigenti indagati di ricevere aiuti all’interno di una presunta operazione di riassetto dell’azienda in cui era coinvolto ilNational Pension Service, fondo pensione pubblico sudcoreano. La suddetta Choi Soon-sil avrebbe quindi fatto leva sul legame con l’ex presidentePark Geun-hye per ottenere tali donazioni, sfruttate prettamente per uso personale.

A seguito di tutto ciò, è in partenza un mandato d’arresto perLee Jae-yong a seguito delle dichiarazioni rilasciate nelle quasi24 ore diinterrogatorio.

Insomma, dopo il caos generato dal battery gate del Galaxy Note 7, si sta nuovamente per abbattere una brutta tegola su Samsung, il cui titolo in borsa è calato del -2,14% nella giornata odierna.

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