Mark Zuckerberg alla Facebook F8 Conference

Zuckerberg si scaglia contro Trump sul palco della F8 Conference

Mark Zuckerberg ha tenuto un lungo ed interessante discorso durante la cerimonia d’apertura della F8 Conference di ieri sera, scagliandosi sul candidato alle presidenziali Donald Trump e sui suoi sostenitori, che cercano di promuovere una sorta di cultura della paura negli Stati Uniti.

Non ha mai fatto il nome di Trump in maniera diretta, ma il CEO di Facebook ha citato più volte la visione del candidato repubblicano nei confronti dell’immigrazione, oppure la tristemente celebre proposta di costruire un muro tra gli Stati Uniti ed il Messico. Zuckerberg ha dichiarato che combattere questo genere di ignoranza sarà parte integrante dei progetti della compagnia per unire il mondo.

Mark Zuckerberg alla Facebook F8 Conference

“Quando viaggio per il mondo e mi guardo in giro, spesso noto nazioni e persone che cominciano a voltarsi verso l’interno, opponendosi all’idea di un mondo connesso e di una comunità globale. Ho sentito le voci terrificanti che inneggiavano alla costruzione di un muro e all’allontanamento delle persone considerate diverse. Per eliminare la libertà di parola, per rallentare l’immigrazione, per ridurre gli scambi commerciali e in alcune zone del pianeta addirittura per impedire l’accesso ad internet.”

Non si riferiva unicamente a Trump quindi, ma a tutti i regimi oppressivi del mondo che non tollerano servizi come Facebook, e a tutti i governi che utilizzano internet come un’arma per dare la caccia ai dissidenti politici. Anche senza nominare direttamente nessuno, era abbastanza chiaro che il CEO si riferisse a paesi come la Cina, la Corea del Nord o il Brasile.

“Ci vuole coraggio per scegliere la speranza e non la paura”, ha concluso Zuckerberg. “Apparirete come degli ingenui agli occhi delle altre persone, ma dietro ogni grande passo dell’umanità ci sono proprio la speranza e l’ottimismo.”

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